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IL FUTURO DEL LIBRO

Data 01/12/2020       Categoria Articoli e pubblicazioni
Autore Admin

IL FUTURO DEL LIBRO

IL FUTURO DEL LIBRO
Volendo parlare del futuro dei libri, citerò un rapporto commissionato dal governo francese, il cosiddetto 'Rapporto Patino': tale rapporto, a mio modesto parere, non ha avuto in Italia l'eco che meritava. Il rapporto è stato frutto di una lunga serie di incontri tra il Ministero della Cultura Francese e i principali editori , distributori e librai francesi, sia di catena sia indipendenti. In base a questo rapporto è stato previsto che alcuni generi librari non potranno che ridimensionarsi in futuro, a cominciare dalle enciclopedie. Sempre sotto il punto di vista della comodità d'uso, il rapporto preconizza una diminuzione anche dei dizionari, dato che internet permette un utilizzo agevole delle banche dati, persino su un telefonino. Un forte ridimensionamento della produzione cartacea sarebbe da prevedere anche sui libri cosiddetti di studio, sotto la cui denominazione potrebbero essere comprese le guide di viaggio, o i testi di studio e lavoro (giurisprudenza, manuali di carattere tecnico, etc.). Segnaliamo, infine, che la commissione prevede che il governo francese dovrebbe sostituire, entro i prossimi 5 anni, tutti i libri di testo universitari con file pdf, prodotti direttamente dai professori ed inviati direttamente agli studenti dei vari corsi, abbattendo in modo sensibilmente i costi complessivi. Ipotizzando questo tipo di sviluppo, gli editori, e non solo quelli universitari, verrebbero ridimensionati nei loro fatturati, così come grossisti e librerie. Se infatti si realizzerà un contatto diretto tra l'autore e il lettore sarà inevitabile un accorciamento della 'catena del libro': in teoria persino il ruolo dei bibliotecari, in quanto “intermediari” del libro potrebbe venire messo in discussione! Se le previsioni del rapporto dovessero realizzarsi, il futuro potrebbe essere non particolarmente roseo anche per i libri usati o d'antiquariato: basterà ricordare che il libro di oggi è l'antiquariato di domani. Alcuni fatti però sembrano smentire queste previsioni , perlomeno per i libri antichi: infatti internet ha molto facilitato il compito di chi voleva reperire libri, dall’esaurito alle vere e proprie rarità antiquariali, grazie a un gran numero di siti specializzati. E il pubblico ha mostrato di saper sempre più apprezzare questo tipo di servizi. Per quanto riguarda l’Italia per esempio, Maremagnum.com (il più grande sito italiano di libri antichi e moderni, con 7 milioni di titoli in offerta) ha visto crescere le proprie vendite, nonostante il difficile momento economico. Sempre parlando di libri antichi su internet, possiamo rilevare che la messa on line di un grandissimo numero di titoli ha prodotto un benefico effetto : maggiore chiarezza e trasparenza rispetto al passato. A questo proposito vorrei ricordare una importante libreria antiquaria, ora non più in attività, che produceva degli splendidi cataloghi librari, ricchi di immagini e interessanti notizie. Leggendo con regolarità i suoi cataloghi ci si accorgeva che, con una frequenza inusuale rispetto alle altre librerie antiquarie, il nostro libraio terminava le schede dicendo “raro” oppure “molto raro”. La cosa in parte poteva indurre al sorriso il lettore più smaliziato: rimaneva però sempre il sospetto che in fondo avesse ragione lui, il libraio. In che modo qualcuno avrebbe potuto oggettivamente dimostrare che l’affermazione “molto raro” non fosse vera per quel particolare titolo? Da questo punto di vista oggi è tutto infinitamente più facile: se su internet quel dato libro è offerto in decine di esemplari, vuol dire che proprio raro in fondo non lo è. In questi casi abbiamo potuto anzi assistere ad una guerra dei prezzi perché, di fronte ad una pluralità di offerte il prezzo più basso sta diventando il prezzo vincente. Se invece un libro viene offerto in copia unica (o quasi), quel libro viene oramai oggettivamente riconosciuto come “raro” (e qualche volta il prezzo più alto è addirittura vincente). Perlomeno a giudicare da questi risultati, il libro, soprattutto per quanto riguarda la parte antiquariale, dovrebbe riuscire a godere ancora di una lunga vita. Ci piace pensare, come diceva Asimov in un suo famoso saggio, che il libro cartaceo sia ancora oggi un oggetto tecnologico estremamente progredito, così progredito che riuscirà ad essere un nostro compagno di viaggio ancora molto a lungo. Del resto, se si pensa che un libro, quando riesce a evitare incendi e inondazioni, ha una vita media superiore ai mille anni, è un augurio più che giustificato.




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