Classici Italiani
Il più autorevole rappresentante della scuola marginalista italiana - 1889

Data 01/12/2020       Categoria Classici Italiani
Autore Admin

Il più autorevole rappresentante della scuola marginalista italiana - 1889

PANTALEONI, Maffeo (1857-1924). Principi di economia pura. Firenze, G. Barbera, 1889.

 

PRIMA EDIZIONE dell’opera che per prima ha introdotto le teorie marginaliste nel pensiero economico italiano.

Essa fu tradotta in inglese e ristampata a Londra nel 1898 con varie correzioni ed aggiunte dell’autore.

I Principi si snodano come un unico grande ragionamento, geometrico per rigore e semplicità, in cui sono trattate le teorie dell’utilità, del valore in generale, del valore della moneta, del valore del capitale, del valore degli agenti naturali e del valore del lavoro.

Insieme a Antonio de Viti de Marco, Vilfredo Pareto, Ugo Mazzola ed Enrico Barone, Pantaleoni fu un esponente di spicco della scuola marginalista italiana, la più importante fucina di dottrine economiche liberiste del tempo. Dotato di prodigiosa memoria e grandissima cultura, egli fu un vero e proprio maestro. Severo ed intransigente, combatté per tutta la vita contro i gruppi di potere capitalistici e burocratici. Alleato dapprima dei socialisti, con i quali condivideva una profonda avversione per ogni forma di intrusione statale nel processo economico, dopo la svolta “ministeriale” di Turati si avvicinò ai radicali. Denunciò la legislazione sulle municipalizzazioni e le leggi speciali per il Mezzogiorno, da lui giudicate politicamente errate e teoricamente inconsistenti.

Maffeo Pantaleoni, originario di Frascati, si laureò in legge a Roma, cominciando giovanissimo ad insegnare presso l’università di Camerino e Macerata e successivamente presso gli istituti di commercio di Venezia e Bari.

Insieme a De Viti De Marco e Mazzola, diresse dal 1890 il “Giornale degli economisti”, sulle cui colonne scrisse storici articoli sul sistema bancario italiano. Nel 1895 fu nominato professore ordinario di economia politica presso l’Università di Napoli. Dopo un breve soggiorno a Ginevra, nel 1901 passò ad insegnare scienze economiche a Roma. Fervente irredentista e nazionalista, seguì G. D’Annunzio nell’impresa di Fiume. Nel marzo del 1923 fu nominato senatore. Morì a Milano nell’ottobre del 1924.

 

Descrizione fisica. Un volume in 16mo di pp. 376. Dalla collezione “Manuali Barbera di scienze giuridiche sociali e politiche. Serie teorica”. Tela editoriale.

F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010






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