Classici Italiani
La nascita della moderna psichiatria - 1793-1794

Data 01/12/2020       Categoria Classici Italiani
Autore Admin

La nascita della moderna psichiatria - 1793-1794

CHIARUGI, Vincenzo (1759-1820). Della pazzia in genere, e in specie. Trattato medico-analitico con una centuria di osservazioni. Firenze, Luigi Carlieri, 1793-1794.

 

PRIMA EDIZIONE di questa opera monumentale, che rappresenta la prima trattazione sistematica e razionale dei disturbi mentali e segna la nascita della psichiatria clinica come disciplina autonoma.

Frutto dell’esperienza medico-psicologica maturata in molti anni di attività, Della pazzia rivendica il rispetto della personalità fisica e morale del malato di mente, mette al bando ogni forma di coercizione, impone che la struttura ospedaliera (edificio e personale) sia idonea allo scopo e consenta ai pazienti di usufruire di spazi verdi e di avere sempre a disposizione un medico ed un chirurgo.

Chiarugi per primo teorizzò e mise in pratica quelli che sono ancor’oggi considerati come i principi basilari della moderna psichiatria. Originario di Empoli, Vincenzo Chiarugi si laureò a Pisa nel 1779 e cominciò a lavorare presso l’ospedale di Santa Maria Nuova a Firenze. Grazie all’appoggio e all’amicizia di Pietro Leopoldo I, riuscì a portare avanti il suo straordinario programma riformatore.

Il Granduca fu infatti uno dei primi reggenti europei ad occuparsi della cura e del trattamento delle malattie mentali all’interno di un vasto programma di riforme sociali. Nel 1774 promosse la Legge sui pazzi, la prima del genere mai promulgata. Nel 1785 fece costruire un nuovo ospedale, il San Bonifacio, progettato esclusivamente per i malati di mente, da affiancare a quello di Santa Maria Nuova. Alla testa del nuovo ospedale fu messo il ventiseienne Chiarugi, che vi introdusse un nuovo metodo terapeutico basato sulla dolcezza e sulla convinzione che i malati psichiatrici andassero guariti alla stregua degli altri pazienti. Il San Bonifacio aprì ufficialmente nel 1788 e l’anno seguente Chiarugi fu  incaricato di redigerne i regolamenti (Regolamento dei Regi Spediali di Santa Maria Nuova e di Bonfanzio, Firenze, 1789).

In molti anni di attività egli riuscì a guarire o, per lo meno, a ristabilire i tre quinti dei suoi pazienti. Morì a Firenze il 22 dicembre del 1820.

 

Descrizione fisica. Tre volumi in 8vo di pp. (2), VII, 1 bianca, 231, 1 bianca + pp. IV, 223 [i.e. 219], 1 bianca + pp. III, (1), 240. Con 2 tavole fuori testo poste alla fine del secondo e del terzo volume.

F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010






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