Classici Italiani
Il resoconto del soggiorno parigino della più celebre pittrice italiana del tempo - 1793

Data 01/12/2020       Categoria Classici Italiani
Autore Admin

Il resoconto del soggiorno parigino della più celebre pittrice italiana del tempo - 1793

CARRIERA, Rosalba (1675-1757). Diario degli anni 1720, e 1721 scritto di propria mano in Parigi da Rosalba Carriera dipintrice famosa posseduto, illustrato e pubblicato dal signor D.n Giovanni Vianelli canonico della cattedrale di Chioggia. Venezia, Niccolò Coleti, 1793.

 

PRIMA EDIZIONE, apparsa postuma, del diario scritto dalla pittrice veneziana Rosalba Carriera durante il suo breve soggiorno parigino del 1720-‘21.

Esso rappresenta un documento di notevole importanza, in quanto testi privati di tal fatta non erano solitamente destinati ad essere pubblicati. Benché fossero numerose le viaggiatrici che, fra Sei e Settecento, attraversavano l’Europa in lungo e in largo per motivi personali (nobildonne in viaggio da sole o al seguito della famiglia) o professionali (per esempio le attrici), esse raramente mettevano per iscritto le loro impressioni di viaggio e, quando lo facevano per mezzo di lettere e diari, questi non erano mai pensati per la stampa. La stessa Carriera annotò le sue esperienze professionali e di vita in molte altre pagine che sono andate perdute o sono rimaste inedite fino ai nostri giorni.

Pu essendo scritto in modo frammentario e molto sintetico (l’autrice si limita spesso a fornire indicazioni sommarie sui ritratti che sta dipingendo e sui suoi incontri quotidiani), il Diario contiene anche considerazioni personali e getta una luce significativa sulla carriera professionale della pittrice, la cui fama aveva varcato i confini veneziani.

Nata a Venezia e avviata alla pittura dal padre, Rosalba Carriera fu allieva di A. Lazzari, G. Diamantini e A. Balestra. Iniziò la sua attività dipingendo piccoli ritratti in miniatura su avorio, quindi all’inizio del Settecento scoprì il pastello, che, pur affiancato dall’olio, rimase sempre la sua tecnica pittorica preferita. Specializzatasi nel ritratto, essa produsse anche quadri di tema allegorico. Oltre a vari autoritratti, essa effigiò eminenti uomini di stato, come Luigi XV, le principesse estensi di Modena (1723) e l’imperatore Carlo VI (1730), e celebri letterati ed artisti del tempo, tra cui Antoine Watteau, conosciuto a Parigi, e Pietro Metastasio, incontrato alla corte imperiale di Vienna. Divenuta cieca nel 1746, visse gli ultimi anni in grande disperazione e solitudine. Morì a Venezia nel 1757.

Rosalba Carriera seppe coniugare al massimo livello il gusto rococò per la grazia e la leggiadria con una notevole capacità introspettiva. Essa ebbe come allieve le sue due sorelle, Felicita Hoffmann e la figlia di Luca Carlevarijs, Marianna.

 

Descrizione fisica. Un volume in 4to di pp. 105, (3).

F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010






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