Classici Italiani
Il più importante trattato di meccanica dopo Newton - 1788

Data 01/12/2020       Categoria Classici Italiani
Autore Admin

Il più importante trattato di meccanica dopo Newton - 1788

LAGRANGE, Joseph Louis (1736-1813). Méchanique analytique. Parigi, Philippe Denis Pierres per la vedova di Nicolas Desaint, 1788.

 

PRIMA EDIZIONE del capolavoro di Lagrange. Composto durante il suo soggiorno berlinese, esso venne pubblicato dopo il trasferimento dell’autore a Parigi per interessamento dell’abate J.-Fr. Marie.

Come indica il titolo, l’opera tratta la meccanica statica e dinamica dei solidi e dei fluidi come parte dell’analisi matematica, esponendone le leggi in forma di teoremi. Inoltre contiene ricche introduzioni storiche sulla storia della disciplina e sulla vita dei suoi protagonisti.

Vero e proprio monumento concepito per abbracciare in un solo sguardo tutti i principi della meccanica e mostrarne le varie interconnessioni, la Mécanique analytique esercitò una vasta influenza su varie generazioni di matematici.

Giuseppe Luigi Lagrange nacque a Torino da una famiglia originaria di Tours. Dopo aver abbandonato giovanissimo lo studio del diritto impostogli dal padre (si era iscritto all’università a soli quattordici anni), cominciò a dedicarsi alla matematica. Entrato in corrispondenza con il grande L. Euler, che lo elogiò per aver trovato un nuovo metodo di determinare quelle che sono oggi chiamate equazioni di Eulero o di Lagrange, nel 1755 questi fu chiamato ad insegnare come assistente presso le Reali Scuole di artiglieria. Due anni dopo, insieme al botanico C. Allioni, al giurista L. Richieri, a G.A. Saluzzo di Monesiglio e ad altri, fondò la Società Scientifica Privata Torinese, che nel 1783 si trasformò nell’Accademia delle Scienze di Torino.

Amico e corrispondente di D’Alembert, nel 1766, quando Euler in dissenso con Federico II lasciò Berlino per San Pietroburgo, Lagrange fu chiamato a prendere il suo posto. Arrivato nella capitale prussiana nel 1767, vi rimase per vent’anni, producendo oltre ottanta memorie e dirigendo la classe di matematica dell’Académie Royale des science et belles lettres.

Dopo la morte di Federico II fu chiamato a Parigi, dove assunse presso l’Académie des sciences una carica analoga a quella che aveva rivestito a Berlino. Nella capitale francese conobbe A.-L. Lavoisier e cominciò ad interessarsi alla chimica, compiendo importanti osservazioni nel campo della fisiologia della respirazione. Durante la Rivoluzione ricevette vari incarichi. In particolare fece parte delle commissioni incaricate di elaborare il sistema metrico decimale. Nel 1794 fu nominato professore all’École normale; l’anno dopo, insieme a S. Laplace, membro del Bureau des longitudes e de l’Institut national. Dopo l’ascesa di Napoleone, Lagrange fu eletto senatore nel 1799 e conte dell’impero del 1808.

Grazie a ottime condizioni di salute egli fu in grado di lavorare fino alla fine dei suoi giorni. Morì a Parigi il 10 aprile del 1813. La sua ingente opera fu raccolta in un’edizione nazionale (Oeuvres de Lagrange), pubblicata a Parigi tra il 1867 e il 1892.

 

Descrizione fisica. Un volume in 4to di pp. XII, 512.

F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010






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