MODIGLIANI, Franco (1918-2003). The collected papers. Cambridge (MA)-Londra, MIT Press, 1980-2005.
PRIMA EDIZIONE, curata da Andrew Abel e Simon Johnson, degli scritti di Franco Modigliani, che è considerato insieme a P. Sraffa il maggior economista italiano del secondo Novecento.
Franco Modigliani, romano, dopo aver studiato presso il liceo Visconti, s’iscrisse alla facoltà di legge dell’Università di Roma a soli diciassette anni. Vicino agli ambienti antifascisti, nel 1939 dopo la promulgazione delle leggi razziali raggiunse in Francia la famiglia della fidanzata, con la quale convolò a nozze a Parigi. Tornato brevemente a Roma per discutere la tesi e conseguire la laurea, nell’agosto dello stesso anno si trasferì a New York, dove cominciò a frequentare le lezioni della New School for Social Research, un’istituzione appositamente creata per accogliere studiosi europei scampati ai regimi dittatoriali. Jacob Marschak fu in quegl’anni il suo maestro e il suo mentore.
Nel 1941 Modigliani ottenne un posto di insegnante presso il New Jersey College for Women. L’anno dopo entrò nel corpo docente della Columbia University. Nel 1944 pubblicò il suo primo articolo in lingua inglese, Liquidity Preference and the Theory of Interest and Money, pubblicato su “Econometrica”, e fece ritorno alla New School in qualità di ricercatore. In questo periodo si occupò soprattutto di risparmio, giungendo alla così detta ipotesi Duesenberry-Modigliani.
Nel 1948 fu invitato ad insegnare a Chicago presso l’University of Illinois e a svolgere attività di ricerca per conto della prestigiosa Cowles Commission for Research in Economics. Tra il 1953 e il 1954, dalla collaborazione con lo studente Richard Brumberg nacquero i due studi sul risparmio poi confluiti nel Life Cycle Hypothesis of Saving, il secondo dei quali fu pubblicato solamente nel 1980 a causa della prematura morte di Brumberg. L’Ipotesi del ciclo vitale inquadra il problema del risparmio e del consumo nell’ambito della vita dell’individuo. Secondo Modigliani, i consumatori hanno la tendenza a risparmiare in alcune fasi della loro vita e a spendere in altri momenti il denaro accumulato, ossia tendono ad effettuare le loro scelte di consumo non solo sulla base del loro reddito corrente, ma anche in base alle aspettative di crescita del reddito e alle previsioni di spesa.
Successivamente Modigliani si trasferì presso il Carnegie Institute of Technology, ora Carnegie-Mellon University, dove nel 1958 collaborò con Merton Miller in due saggi di finanza aziendale, dai quali nacque il celebre Teorema di Modigliani-Miller. Questo dimostra che il valore di mercato di un’impresa è indipendente dalla sua struttura finanziaria, ossia non ha relazione con il modo in cui questa si finanzia attraverso l’emissione di azioni o di obbligazioni.
Nello stesso periodo pubblicò anche, insieme a E. Grunberg, un articolo sulla predicabilità degli eventi sociali nel caso in cui il soggetto reagisca alla predizione, poi divenuto uno dei pilastri della Theory of rational expectations.
Nel 1962 Modigliani divenne professore presso il Massachusetts Institute of Technology, dove rimase per il resto della sua vita, interessandosi soprattutto di problemi di macroeconomia, con particolare riferimento al sistema monetario, alla finanza internazionale, all’inflazione, alle politiche di stabilità nelle economie aperte e agli effetti negativi prodotti da un ingente debito pubblico.
Negli anni Sessanta, egli prese parte al progetto MPS, sponsorizzato dalla Federal Reserve Bank. Nel 1985 conseguì il premio Nobel per l’economia. Modigliani è morto a Cambridge nel Massachusetts nel 2003.
Descrizione fisica. Sei volumi in 8vo. Vol. I (Essays in macroeconomics, 1980): pp. XIX, 451; Vol. II ( The life cycle hypothesis of saving, 1980): pp. XIX, 527; Vol. III (The theory of finance and other essays, 1980): pp. XIX, 487; Vol. IV ( Monetary theory and stabilization policies, 1989): pp. XXI, 375; Vol. V (Saving, deficits, inflation, and financial theory, 1989): pp. XXI, 468; Vol. VI (2005): pp. XIII, 401. Con il ritratto dell’autore nei primi 4 voll.
F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010