MARCONI, Guglielmo (1874-1937). Wireless telegraphy, in: “Journal of the Institute of Electrical Engineers”, Londra, aprile 1899.
PRIMA EDIZIONE, apparsa contemporaneamente anche sulle riviste “Engineering”, “The Electrician”, “Scientific American Supplement” e in italiano su “L’Elettricità”, del primo degli scritti del Marconi dedicato alla telegrafia senza fili, un discorso da lui pronunciato il 2 marzo del 1899 presso l’Institute of Electrical Engineers di Londra. In quell’occasione egli rivelò per la prima volta pubblicamente i risultati dei suoi esperimenti. Il discorso fu poi inserito nella raccolta postuma degli Scritti (Roma, 1941).
Guglielmo Marconi, bolognese di madre irlandese, trascorse l’infanzia presso Villa Griffone nel Polesine, la stessa dove compì i suoi primi esperimenti. Fondamentalmente autodidatta, egli lesse i resoconti delle esperienze di H. Hertz e si perfezionò presso l’Università di Bologna, dove studiò le memorie di Augusto Righi, di cui tra il 1894 e il 1895 frequentò il laboratorio.
Il primo esperimento di trasmissione e ricezione a distanza di onde elettromagnetiche fu realizzato da Marconi nel 1895, quando riuscì a trasmettere un piccolo segnale a circa due chilometri di distanza. Avendo cercato invano l’appoggio delle autorità italiane, si trasferì in Inghilterra, dove ottenne il sostegno delle poste inglesi. Man mano che andava potenziando la portata delle trasmissioni, depositava nuovi brevetti.
Il 27 marzo del 1899 effettuò il primo collegamento radiotelegrafico in grado di attraversare la Manica. Nel 1900 fondò la Marconi’s Wireless Telegraph Company e la Marconi International Marine Communication Company. L’anno successivo ottenne la definitiva consacrazione, trasmettendo la lettera S dell’alfabeto Morse al di là dell’oceano atlantico.
Nel 1903 tornò in Italia accolto in modo trionfale e finalmente anche il nostro paese cominciò ad interessarsi alla nuova strabiliante scoperta. Nel 1909 fu insignito del premio Nobel per la fisica insieme a Karl Braun. Nel frattempo in tutto il mondo era cominciata la corsa per la costruzione di grandi impianti di produzione di onde lunghe. Marconi stipulò una convenzione con le poste inglesi per la creazione di una grande rete radiotelegrafica imperiale.
Dopo la guerra, cui prese parte come volontario, egli visse prevalentemente in Italia. Dopo la nomina a senatore (1914), ottenne quella a presidente del CNR (1929) e dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana (1933). Il 2 ottobre del 1933 (data celebrata negli Stati Uniti come Marconi’s Day), durante l’Esposizione Mondiale di Chicago, le luci furono accese in sua presenza grazie al raggio di un stella raccolto dal telescopio di Arcetri e trasmesso a Chicago. Nel 1934 inaugurò le radiotrasmissioni con gli Stati Uniti. Morì a Roma nel 1937.
Descrizione fisica. Un volume in 8vo di complessive pp. X, 694 con tavole, tabelle ripiegate e illustrazioni nel testo. Prima di p. 367 si trova inserito un errata. Si tratta del “Journal of the Institute of Electrical Engineers”, XXVIII, nr. 139 (aprile 1899). L’articolo di Marconi occupa le pp. 273-290 ed è seguito dalle Discussions (pp. 291-316).
F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010