GENOVESI, Antonio (1713-1769). Delle lezioni di commercio o sia d’economia civile da leggersi nella Cattedra Interiana. Napoli, Fratelli Di Simone, 1765-1767.
PRIMA EDIZIONE delle celebri Lezioni tenute dal Genovesi negli anni 1757-’58 dalla cattedra di Commercio e Meccanica appositamente per lui istituita da Bartolomeo Intieri nel 1754.
Nella seconda edizione, apparsa a Milano nel 1768 presso i torchi di Federico Agnelli, l’opera fu arricchita di correzioni ed aggiunte apportate da un allievo dell’autore, Troiano Odazi. Date le circostanze dell’edizione da lui procurata, oggi risulta difficile stabilire se tutte le modifiche della stampa milanese corrispondano alla volontà del Genovesi. Nonostante l’uscita a Napoli nel 1768-’70 di una terza edizione nuovamente accresciuta, fu proprio l’edizione Agnelli a diventare quella più largamente diffusa e su di essa furono esemplate tutte le altre. Le Lezioni, che rappresentano la summa del pensiero del Genovesi ed ebbero ampia diffusione anche in Germania e in Spagna, collocano il mercantilismo liberistico dell’autore in un ampio contesto, che prende in considerazione la popolazione nelle sue dinamiche e nelle sue trasformazioni. Esse analizzano gli aspetti antropologici e psicologici della società, lo sviluppo dei traffici e il rinnovamento tecnico delle manifatture e dell’agricoltura. Polemizzano inoltre con i privilegi curiali e feudali e discutono del ruolo centrale della comunicazione. Benché mancanti di un certo rigore e prive di sistematicità, le Lezioni, quando uscirono, rappresentarono la più compiuta espressione delle teorie economiche utilitaristiche del tempo.
Antonio Genovesi nacque a Castiglione, piccolo paese montano vicino Salerno, oggi chiamato Castiglione del Genovesi. Figlio di un modesto calzolaio, fu avviato dal padre alla carriera ecclesiastica. Presi gli ordini nel 1735, divenne insegnante di retorica presso il seminario di Salerno e nel 1737 fu ordinato sacerdote. Trasferitosi a Napoli, si dedicò allo studio della filosofia, seguendo i corsi di G.B. Vico. Nel 1739 aprì una scuola privata, dimostrando da subito una grande propensione per l’insegnamento. Nel 1745 ottenne il suo primo incarico universitario.
Negli anni seguenti egli dovette affrontare duri attacchi da parte del potere religioso. Divenuto amico di Raimondo di Sangro, Ferdinando Galiani e Bartolomeo Intieri, intorno al quale ruotava un cenacolo di intellettuali, Genovesi aderì entusiasticamente al piano di riforma del gruppo, che prevedeva la formazione di una nuova classe di giovani, più cosmopolita ed aggiornata sulle novità scientifiche e culturali d’oltralpe. Nel 1754 Intieri finanziò una nuova cattedra, la prima di economia politica ad essere instituita in Europa, e l’affidò al Genovesi.
Negli ultimi anni questi affiancò all’insegnamento l’attività di consulenza per B. Tanucci. La morte lo colse a Napoli il 12 settembre del 1769.
Descrizione fisica. Due volumi in 8vo di pp. (8), 398, 2 bianche + pp. 312.
F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010