[MAGALOTTI, Lorenzo editor (1637-1712)]. Saggi di naturali esperienze fatte nell’Accademia del Cimento sotto la protezione del serenissimo Principe Leopoldo di Toscana e descritte dal segretario di essa Accademia. Firenze, Giuseppe Cocchini, 1666.
PRIMA EDIZIONE, dedicata al granduca Ferdinando II, dell’unica pubblicazione realizzata dagli accademici del Cimento, che raccoglie i diversi esperimenti sul suono, il magnetismo, la luce, i liquidi, l’oscillazione del pendolo, il termometro, il barometro e l’igrometro, da loro compiuti nel corso dei dieci anni di esistenza dell’accademia.
L’opera, una delle prime del genere in Europa, fu accolta con grande entusiasmo e tradotta in inglese nel 1684 per conto della Royal Society. Una seconda edizione italiana apparve a Firenze nel 1691 presso Giovanni Filippo Cecchi.
L’Accademia del Cimento, fondata nel 1657 con il patrocinio del granduca Ferdinando II e del principe Leopoldo de’ Medici, sull’esempio di quella romana dei Lincei, ebbe breve vita (fino al 1667), ma notevole importanza per quanto riguarda lo sviluppo delle ricerche sperimentali, rappresentando un punto di passaggio fra gli insegnamenti di Galileo e la moderna scienza regolata dall’attività delle accademie.
Tra i suoi membri figurano scienziati del calibro di Vincenzo Viviani, di Giovanni Alfonso Borelli, di Francesco Redi e del danese Niels Stensen (Niccolò Stenone). Tra i corrispondenti stranieri ricordiamo Christiaan Huygens, Honoré Fabri, Robert Hooke, Giovanni Domenico Cassini e Henry Oldenburg. Lorenzo Magalotti, poligrafo romano membro anche dell’Accademia della Crusca e dell’Arcadia, ne fu il segretario. Il principe Leopoldo, talentuoso amatore di scienze, partecipò in prima persona alla progettazione e alla realizzazione di molti strumenti e, soprattutto, finanziò il laboratorio dell’accademia, che divenne uno dei meglio equipaggiati del tempo.
Descrizione fisica. Un volume in folio di pp. (16), CCLXIX, (19). Titolo stampato in rosso e nero con l’impresa dell’Accademia impressa in rame al centro, inoltre ritratto calcografico di Ferdinando II e 75 figure a piena pagina nel testo, sempre incise su rame, che mostrano i diversi esperimenti e gli strumenti utilizzati. Oltre al ritratto di Ferdinando II, in alcuni esemplari si trova aggiunto anche il ritratto di Leopoldo de’ Medici. Esistono tre differenti tirature della prima edizione con piccole varianti nei fregi tipografici che ornano l’opera. La terza tiratura reca sul frontespizio la data 1667.
F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010