NERI , Antonio (1576-1614). L’Arte Vetraria distinta in libri sette... Ne quali si scoprono, effetti meravigliosi, et insegnano segreti bellissimi, del vetro nel fuoco et altre cose curiose. Firenze, Nella Stamperia dei Giunti, 1612.
PRIMA EDIZIONE, dedicata a Don Antonio Medici, del primo libro concernente l’arte vetraria, che venne più volte ristampato nel corso del secolo e tradotto in varie lingue.
L’opera, che si articola in sette libri, tratta per lo più della colorazione e della smaltatura del vetro ad imitazione delle pietre preziose. Molti dei segreti della fabbricazione del vetro e molte delle formulazioni per creare gemme artificiali sono riportati qui per la prima volta; è lo stesso Neri nella dedica a ricordare che molti di essi sono di sua invenzione.
Nella prefazione Al curioso lettore, l’autore elogia il vetro, la sua utilità, le sue applicazioni (sulla tavola: bicchieri, vasi, brocche, ecc.; in medicina e chimica: alambicchi, fiale, ampolle, occhiali, ecc.; nella distillazione; nei monili; e così via) e ne rintraccia le origini nell’antichità.
Neri fu il primo a realizzare il vetro con il piombo, insegnando come calcinare il rame usato per la colorazione in rosso e come utilizzare i residui dell’evaporazione di una soluzione di oro in acqua regia per la colorazione violacea. Grazie alle sue scoperte i vetri veneziani divennero famosi in tutto il modo.
Antonio Neri, fiorentino, prese gli ordini nel 1601. Prima di completare la sua opera, visitò personalmente le vetrerie di Murano e di Anversa, città dove rimase dal 1601 al 1611, risiedendo presso la casa di un amico portoghese. Morì a Pisa nel 1614.
Descrizione fisica. Un volume in 4to di pp. (6), 114, (6). Marca tipografica al titolo e vari capilettera in legno.
F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010