Classici Italiani
Il canone bibliografico del Concilio di Trento - 1593

Data 01/12/2020       Categoria Classici Italiani
Autore Admin

Il canone bibliografico del Concilio di Trento - 1593

POSSEVINO, Antonio (1533-1611). Bibliotheca selecta qua agitur de ratione studiorum in historia, in disciplinis, in salute omnium procuranda. Roma, Tipografia Apostolica Vaticana (Domenico Basa), 1593.

 

PRIMA EDIZIONE. All’indomani della fine dei lavori del Concilio di Trento, la Chiesa volle affiancare all’Indice dei libri proibiti, che ebbe una funzione repressiva volta ad arginare la diffusione del pensiero riformista, una vera e propria controffensiva per riconquistare le posizioni perdute e ricostruire un predominio dottrinario e culturale di lunga durata, affidandone il compito ai membri della Compagnia di Gesù.

In questo contesto il gesuita Antonio Possevino, attraverso la Bibliotheca selecta, intese tradurre in pratica le dottrine sancite dal Concilio di Trento. La Bibliotheca selecta si impose dunque come un canone bibliografico prescrittivo, frutto di una precisa scelta ideologica imposta a chiunque si accostasse agli studi.

La prima parte, che si compone di undici libri ed è dedicata a papa Clemente VIII, tratta delle principali questioni di fede e della sua propagazione, con capitoli sull’educazione, l’editoria, la vendita dei libri e la censura. Il capitolo XX del libro I contiene un’aspra critica di Erasmo. Inoltre diversi capitoli sono dedicati agli eretici (Lutero, Melantone, Calvino, gli Anabattisti, i Puritani, ecc.) e all’apostolato tra gli Ebrei, i Maomettani, i Cinesi, i Giapponesi ed i nativi americani.

La seconda parte, divisa in sei libri e dedicata a Sigismondo III di Polonia, riguarda invece il diritto, la filosofia, la medicina (Vesalii libri utilitas), le matematiche (architettura, musica, astronomia: è fatta menzione anche di Copernico), la geografia, la storia (con un intero capitolo sull’America, p. 254) ed infine la letteratura. In appendice si trova, con propria paginazione, un esame critico delle opere di Cicerone.

Antonio Possevino, nato a Mantova da una famiglia di orefici, dopo aver ricevuto un’educazione umanistica, divenne tutore di due principi Gonzaga, futuri cardinali. Entrò nella Compagnia di Gesù nel 1559. A Roma, fra il 1573 e il 1577, fu segretario del generale dell’ordine, Everard Mercurian.

Gregorio XIII lo inviò come nunzio apostolico in Svezia, per indurre alla conversione Giovanni III che aveva mostrato inclinazioni verso il Cattolicesimo, quindi in Polonia, Lituania, Moravia e Transilvania, dove contribuì all’edificazione di seminari. Caduto in disgrazia presso papa Sisto V, fu esiliato a Padova, dove passò gli ultimi anni della sua vita dedicandosi alla stesura di diverse opere di carattere pedagogico e bibliografico.

Nel 1574 cominciò la Bibliotheca selecta, la sua opera più importante, che fu completata solo dopo vent’anni di ricerche e compilazioni. Dopo di essa si dedicò all’Apparatus sacer (1603), bio-bibliografia di autori ecclesiastici.

 

Descrizione fisica. Tre parti in un volume in folio di pp. (8), 664, (8), 321, 28, (24). Armi della Società di Gesù sul titolo.

F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010






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