CONCILIO DI TRENTO (1545-1563). Canones, et Decreta Sacrosancti Oecumenici, et Generalis Concilii Tridentini sub Paulo III, Iulio III, Pio IV, Pontificibus Max. Roma, Paolo Manuzio, 1564.
PRIMA EDIZIONE degli atti del Concilio di Trento, un evento che ebbe un enorme impatto storico non solo in Italia, ma anche nel resto d’Europa. La raccolta comprende tutte le conclusioni in materia di fede ed organizzazione ecclesiastica deliberate durante le venticinque sessioni del Concilio.
Questo, dopo la convocazione indetta da Pio III nel 1545, si svolse in un arco di tempo di diciotto anni, nel corso dei quali vi furono la traslazione dei lavori a Bologna nel 1547, la ripresa a Trento nel 1551, l’ulteriore sospensione per l’intervento in armi di Maurizio di Sassonia nel 1552, la riapertura nel 1561 ed infine la definitiva chiusura nel 1563.
Subito ristampati dai Manuzio a Roma e Venezia, anche in formato in 4to ed 8vo, e da altri editori in varie città italiane, i canoni e i decreti tridentini ebbero un’amplissima diffusione in tutta Europa.
Il Concilio delineò il nuovo volto della Chiesa: sancì una volta per tutte la dottrina cattolica; condannò definitivamente gli errori dei riformati, la rottura con i quali si consumò soprattutto attraverso il decreto sulla giustificazione; impose la Vulgata come unica traduzione ufficiale ed accettata della Bibbia; introdusse l’obbligo di residenza nella diocesi per tutti i vescovi; e diffuse universalmente, salvo poche eccezione, il rito romano.
Su iniziativa conciliare furono inoltre promossi un nuovo Indice di libri proibiti (1564), più ampio ed aggiornato di quello del 1558, e il Catechismo tridentino (1566), manuale rivolto ai sacerdoti per l’istruzione religiosa dei fedeli.
Il Concilio di Trento fu il più importante concilio della Chiesa cattolica fino al Concilio Vaticano II (1962). Esso segnò la storia italiana come pochi altri eventi, rappresentando un vero e proprio spartiacque, con enormi conseguenze sulla vita sociale, l’arte, l’architettura e la musica.
Descrizione fisica. Un volume in folio di pp. CCXXXIX, 1 bianca. Ancora aldina al titolo e iniziali ornate su fondo nero. In alcuni esemplari, al verso dell’ultima carta, vi sono le attestazioni manoscritte e le autentiche dei segretari conciliari. Esistono tre tirature di questa prima edizione in folio. La prima reca CCXXXIX carte e non presenta l’indice finale. Inoltre contiene molti refusi. La seconda è sempre numerata in cifre romane, ma presenta in fine un Index dogmatum, et reformationis di 12 pagine non numerate ed un testo più corretto. La terza tiratura ha la numerazione delle pagine in numeri arabi e (16) pagine finali, che, oltre all’indice, contengono per la prima volta la Bolla di Pio IV di conferma delle decisioni conciliari.
F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010