01/12/2020       Classici Italiani
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VARTHEMA, Lodovico de (ca. 1465-ca. 1517). Itinerario de Ludovico de Varthema Bolognese nello Egypto, nella Suria, nella Arabia deserta et felice, nella Persia, nella India et nella Ethyopia. La sede, el vivere et costumi de tutte le prefate provincie . (Roma, Étienne Guillery e Ercole Nani per Ludovico degli Arrighi, 6 dicembre 1510).

PRIMA EDIZIONE di questo testo classico della letteratura di viaggio del Rinascimento, che per circa un secolo, con oltre dieci edizioni pubblicate solo in Italia, fu popolare alla stregua di Colombo e Magellano.

Varthema partì per spirito d’avventura e brama di celebrità. Nei primi anni del Cinquecento si recò in Egitto, da dove, vestito da Arabo, prese parte alla carovana diretta alla Mecca. Egli fu con ogni probabilità il primo non-mussulmano a recarsi in pellegrinaggio alla Mecca. Giunse quindi nelle Indie Orientali, aprendo di fatto le porte di Calicut ai Portoghesi. Egli fu inoltre il primo Europeo a raggiungere l’India per il Mar Rosso e a far ritorno al suo paese circumnavigando il Capo di Buona Speranza.

Sono quelli gli anni in cui i Veneziani, ancora dominatori del Mediterraneo orientale, inviavano propri uomini alla ricerca di nuovi mercati in India e in Persia. Prima di Varthema, Nicolò de’ Conti aveva visitato il Medio e il Lontano Oriente, lasciando un resoconto, India recognita, che fu pubblicato per la prima volta a Milano nel 1492 (all’interno del De Varietate fortunae di Poggio Bracciolini) e poi inserito nella raccolta di viaggi di G.B. Ramusio.

Varthema soggiornò a lungo in Persia, paese in cui i Veneziani speravano di trovare un alleato per attaccare la Turchia alle spalle. Ma nella corsa verso est furono i Portoghesi che alla fine la spuntarono, mentre la potenza veneziana cominciò a declinare anche nelle vicine acque del Mediterraneo.

Varthema nacque a Bologna tra il 1465 e il 1470. Probabilmente soldato di professione, egli partì nel 1502 e fece ritorno sei anni dopo, nel 1508. Morì intorno al 1517.

Descrizione fisica. Un volume in 4to di cc. 100 [i.e. 102]. Saltate nella numerazione le carte A3 e A4.

F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010