Classici Italiani
La prima descrizione di una regione dell'Africa Subsahariana fatta da un europeo - 1507

Data 01/12/2020       Categoria Classici Italiani
Autore Admin

La prima descrizione di una regione dell'Africa Subsahariana fatta da un europeo - 1507

FRACANZIO DA MONTALBODDO (fl. a cavallo fra XV e XVI secolo). Paesi novamente retrovati et novo mondo da Alberico Vesputio florentino intitulato. (Vicenza, Enrico e Giovanni Maria Ca’ Zeno, 3 novembre 1507).

 

PRIMA EDIZIONE di questa raccolta di lettere e relazioni di viaggio sulle nuove scoperte geografiche, che è la prima del genere mai pubblicata.

Ristampati numerose volte in Italia e tradotti in latino, tedesco e francese, i Paesi novamente retrovati rappresentano l’opera che più di ogni altra, all’inizio del Cinquecento, ha contribuito alla conoscenza delle nuove scoperte compiute in America e in Asia.

Il tipografo Enrico Ca’ Zeno, che aveva fiutato una diffusa curiosità per le nuove «meraviglie», motivata in parte anche da interessi economici, affidò la scelta del materiale e la sua redazione all’umanista marchigiano Fracanzio da Montalboddo.

L’opera è divisa in sei libri, prevalentemente concernenti scoperte compiute da Spagnoli e Portoghesi tra il 1454 e il 1504. Oltre alla relazione dei primi tre viaggi di Cristoforo Colombo, dei viaggi di Vasco de Gama e di Pedro Alvarez Cabral, alla lettera di Amerigo Vespucci indirizzata a Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici (tradotta per la prima volta in italiano) e alle lettere informative inviate in Italia da uomini d’affari attivi nella penisola iberica, la raccolta del Fracanzio contiene, in prima edizione, La prima navigazione per l’oceano a le terre de Nigri de la Bassa Ethiopia, ossia la narrazione del viaggio che Alvise da Mosto (Cadamosto) compì tra il 1455 e il 1456.

Questa relazione, scritta in dialetto italo veneto, rappresenta la prima descrizione di una regione dell’Africa subsahariana fatta da un Europeo. Da Mosto raggiunse il Senegal e il Gambia, navigando su navi di mercanti italiani che avevano avuto il permesso di poter esplorare quelle zone, in cui vigeva una sorta di monopolio commerciale portoghese.

Il Veneziano si dimostrò molto curioso e attento ai modi di vita delle popolazioni autoctone e descrisse in dettaglio le piante egli animali da lui incontrati.

Poco o nulla si sa della vita di Fracanzio o Fracanzano, com’è a volte erroneamente chiamato. Nato a Montalboddo, l’attuale Ostra in provincia d’Ancona, visse per lo più a Venezia, dove fu in contatto con Aldo Manuzio, e a Vicenza, dove pare insegnasse privatamente e forse anche pubblicamente. Della sua attività di umanista rimane traccia solamente nell’edizione da lui curata del De nuptiis di Marziano Capella, che uscì dai torchi del Ca’ Zeno nel 1499.

 

Descrizione fisica. Un volume in 4to di cc. (126). Marca tipografica in fine.

F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010






Torna indietro
TOP