Italian Classics
I cinque assiomi di Peano - 1889

Data 01/12/2020       Categoria Italian Classics
Autore Admin

I cinque assiomi di Peano - 1889

PEANO, Giuseppe (1858-1932). Arithmetices principia, nova methodo exposita. Torino, Fratelli Bocca, 1889.

 

PRIMA EDIZIONE di questo opuscolo, scritto in latino, che contiene la teoria assiomatica dell’aritmetica di Peano, ottenuta a partire da quattro concetti primitivi e da nove postulati, fra cui i celebri cinque assiomi.

L’opera fa ampio uso del simbolismo logico, introducendo i segni å (appartenenza), &0xC9; (inclusione ed implicazione), [xå] (gli x tali che), &0xD9; (falso o nulla) e &0xDA; (vero o tutto).

La logica di Peano ebbe grande influenza su Bertrand Russell, che conobbe e rimase letteralmente folgorato dal matematico cuneese durante il Congresso Internazionale di Filosofia di Parigi del 1900. Russell riprese il sistema logico di Peano nei Principia Matematica, da lui scritti insieme a A.N. Whitehead e pubblicati per la prima volta nel 1910.

Originario di Spinetta di Cuneo, Giuseppe Peano fu uno dei più geniali matematici e logici del suo tempo. Laureatosi in matematica a Torino nel 1880, iniziò la propria carriera come assistente di Angelo Genocchi, del quale curò l’edizione delle lezioni di analisi, apportandovi numerose aggiunte di sua mano, che irritarono il vecchio docente, ma contribuirono notevolmente al successo dell’opera.

Il 1890 fu molto importante nella vita di Peano. In quell’anno egli ottenne infatti la cattedra di calcolo infinitesimale presso l’Università di Torino e pubblicò nei “Mathematische Annalen” l’articolo Sur une courbe, qui remplit toute une aire plane, nel quale per la prima volta fornì le equazioni parametriche della curva continua conosciuta come “curva di Peano”.

Nel 1891 divenne membro dell’Accademia delle Scienze di Torino e fondò la “Rivista di Matematica”, cui collaborarono, fra gli altri, F. Castellano, E. Novarese, F. Porta e F. Porro. Il periodico aveva scopi essenzialmente didattici e servì come organo di diffusione del progetto editoriale del Formulario matematico, una monumentale compilazione, redatta da Peano e dai suoi allievi, che doveva condensare l’intero scibile matematico in un unica opera. Esso uscì in cinque volumi fra il 1895 e il 1908 e giunse a contenere fino a quarantaduemila formule e teoremi, con gli enunciati completi e in molti casi con le dimostrazioni.

Peano produsse una miriade di scritti, molti dei quali concepiti per l’insegnamento. Tra i suoi principali meriti di matematico, vi sono la definizione del limite superiore, la dimostrazione di importanti proprietà delle equazioni differenziali ordinarie e l’ideazione di un metodo di integrazione per successive approssimazioni.

Appassionato glottologo, egli lavorò al progetto di una lingua universale, inventando il latino sine flexione, una lingua derivata dalla semplificazione del latino classico, che avrebbe dovuto essere utilizzata a livello internazionale. Morì a Torino nel 1932.

 

Descrizione fisica. Un volume in 8vo di pp. XVI, 20. Brossura editoriale.

F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010






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