Italian Classics
La confutazione della teoria della generazione spontanea - 1668

Data 01/12/2020       Categoria Italian Classics
Autore Admin

La confutazione della teoria della generazione spontanea - 1668

REDI, Francesco (1626-1697). Esperienze intorno alla generazione degl’insetti. Firenze, All’insegna della Stella, 1668.

 

PRIMA EDIZIONE di questa dissertazione scritta in forma di lettera, indirizzata a Carlo Dati, nella quale Redi confutò con prove inoppugnabili la dottrina della generazione spontanea degli insetti, che, teorizzata da Aristotele, godeva ancora nel Seicento di largo credito.

Egli osservò al microscopio l’apparato riproduttivo di alcuni insetti e la deposizione delle uova; inoltre descrisse gli elementi morfologici caratteristici delle uova delle varie specie prese in considerazione. Compì poi alcuni esperimenti controllati, con i quali provò che i vermi che si sviluppano sulla carne in putrefazione non si formano spontaneamente, ma nascono dalle uova deposte dalle mosche. Se la stessa carne viene infatti protetta con uno straccio, i vermi non si sviluppano.

Francesco Redi, aretino, si laureò in filosofia e medicina presso l’Università di Pisa nel 1647. Iscritto al Collegio Medico di Firenze già dall’anno successivo, entrò al servizio dei Medici in qualità di medico e sovrintendente della farmacia ducale.

Membro dell’Accademia del Cimento e dell’Accademia della Crusca, egli si occupò di entomologia, parassitologia e tossicologia. Nel 1664 pubblicò le Osservazioni intorno alle vipere e nel 1684 le importanti Osservazioni intorno agli animali viventi, che si trovano negli animali viventi. Fu autore anche di un fortunatissimo poema sul vino, Bacco in Toscana, pubblicato a Firenze nel 1685. Redi morì a Pisa nel 1697.

 

Descrizione fisica. Un volume in 4to di pp. (8), 228. Con 10 incisioni in rame a piena pagina nel testo e 29 tavole calcografiche fuori testo, di cui 3 ripiegate. Titolo stampato in rosso e nero con al centro lo stemma dell’Accademia del Cimento. La tavola raffigurante la zanzara, probabilmente aggiunta in un secondo momento, non è presente in tutti gli esemplari.

F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010






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