In occasione del XXXIX Congresso Mondiale dell’ILAB (International League of Antiquarian Booksellers), il cui marchio riunisce le associazioni nazionali dei librai antiquari dei cinque continenti, avrà luogo a Bologna la XXIII Mostra Internazionale del Libro Antico. Dal 24 al 26 settembre, riuniti nel Palazzo di Re Enzo, centoquindici librai espositori per metà stranieri, daranno vita alla più grande mostra di antiquariato librario mai organizzata nel nostro paese, un evento senza precedenti, che le istituzioni bolognesi della cultura, l’Associazione italiana dei librai antiquari (ALAI) e la macchina organizzativa di Artelibro hanno saputo esaltare sullo sfondo di un Festival animato da mostre, convegni, dibattiti, librario non ha bisogno di consigli. Le proiezioni cinematografiche. note che seguono sono invece rivolte Bibliofili, bibliomani e bibliofolli, stu-principalmente a un pubblico di lettodiosi, bibliotecari e conservatori, colle-ri non bibliofili ma curiosi di esplorare zionisti e neofiti o semplici curiosi po-questo mondo misterioso e sofisticato. tranno calarsi completamente nell’atmosfera fantastica e colta di una città Incipit: cercare un libro che ha saputo accogliere e valorizzare Non si inizia un viaggio senza aver de-come nessuno al mondo l’oggetto sim-ciso la destinazione, non si visita una bolo per eccellenza della cultura occi-mostra di libri antichi senza un libro da dentale. cercare. Non importa se lo troveremo Se pensiamo che gli iscritti all’ILAB o no, se avremo o no la possibilità di non sono più di duemila, e che gli oltre acquistarlo: solo cercandolo si apricento espositori porteranno il meglio ranno per noi in modo inatteso e nuodei loro stock, ne deduciamo che in vo parole, immagini, persone, epoche. mostra troveremo circa un decimo del-Frammenti di differenti verità e di mele opere di pregio più interessanti at-morie attireranno la nostra attenzione, tualmente sul mercato, dall’incunabolo vivremo diverse e contrastanti emoziofino al libro d’artista dell’ultimo ‘900. ni. Una sola cosa non arriverà a sfio-Come orientarsi in una tale varietà? rarci: la noia mortale di vagare senza Chi conosce il mondo dell’antiquariato una meta.
Che cos’è un libro di pregio
Il pregio di un libro è definito innanzitutto dalla sua SIGNIFICATIVITÀ, cioè dal fatto che le sue caratteristiche tipografiche tanto quanto il contenuto devono avere particolare importanza per la storia della cultura. Il secondo aspetto essenziale è la sua ORIGINALITÀ. Per edizione originale intendiamo qualunque edizione necessaria a produrre l’edizione critica di un testo, dunque non solo la prima ma anche le successive e le ristampe, se contengono varianti al testo. L’originalità può anche consistere nelle illustrazioni che lo adornano o nelle caratteristiche tipografiche. Un altro aspetto fondamentale è lo STATO DI CONSERVAZIONE. Per buono stato di conservazione intendiamo un libro completo e senza alcun tipo di mancanza. In particolare nei libri del ‘900, a differenza del libro antico, la mancanza della copertina o dell’eventuale sovraccopertina, ne compromette irrimediabilmente il valore riducendoli a semplici “copie di studio”. Più controverso e problematico è definire la rarità di un libro. Tutti i libri antichi sono rari, così come lo sono quelli esauriti, a parte poche eccezioni. Tuttavia i libri sono multipli, e se pensiamo che la tiratura minima di una cinquecentina poteva essere di 500 se non 1000 copie, ci rendiamo conto che la rarità è relativa: anche a distanza di secoli i libri si conservano e passano di mano in mano. La “rarità”, fatte le dovute eccezioni, determina il pregio solo in modo esteriore, soggettivo e mutevole: ci sono libri rari di scarso valore e libri abbastanza comuni il cui valore rimane alto. Un altro aspetto è l’unicità: un libro impreziosito da autografi o dediche, timbri o ex libris che ne attestino provenienza e storia, diventa un esemplare unico, con un conseguente incremento di valore. In-fine il prezzo. Ci sono libri di pregio per tutte le tasche. Esistono leggende metropolitane sul valore dei libri ma la realtà è assai più prosaica: a parte rare eccezioni i prezzi medi dei libri antichi e di pregio variano da qualche decina a qualche migliaio di euro.
Quale libro cercare?
Inizialmente non sappiamo esattamente quale libro cercare. Possiamo però fissare alcune coordinate. Dobbiamo cercare un libro che importi alla nostra vita. Sarà un libro antico o moderno? Ci interesserà il suo contenuto letterario o non piuttosto le immagini? Il libro che mai ci deluderà, che torneremo a sfogliare sempre con emozione ci riflette, come l’acqua il volto di Narciso. Del libro che andiamo cercando ci sarà dunque noto dapprima solo l’argomento, forse anche il nome di autori che di quell’argomento si sono occupati o l’esistenza di una bibliografia specifica. Sono dati più che sufficienti per delimitare la ricerca.
Quale libraio cercare?
Cercare un libro è anche trovare un libraio, o più di uno, e quando questo avviene si entra in un rapporto che raramente resta occasionale, più spesso si apre a una frequentazione costante, è fatto di complicità e di condivisioni, talvolta di conflitti, nella gran parte dei casi di una amicizia che si consolida nel tempo e non importa dove, da un capo all’altro del mondo. Cercheremo prima di tutto un libraio specializzato nella materia del nostro libro, ma come trovarlo fra cento e più stand? Non abbiamo scelta: dovremo passare in rassegna tutte le vetrine, sarà questo l’unico scopo del nostro primo giro, annotando numero e nome degli stand che ci interessano. Ci vorranno non meno di due o tre ore. A questo punto sarà necessario un secondo giro, durante il quale entreremo negli stand selezionati. Chiederemo i prezzi e ci faremo consigliare su titoli possibili se già non ne abbiamo individuato uno. Infine intraprenderemo il terzo e ultimo giro: torneremo da quei librai con i quali ci siamo trovati maggiormente in sintonia, affidandoci alla loro competenza e ai loro consigli.
Il libro (ri)trovato
A questo punto, molto verosimilmente, avremo davanti agli occhi il libro pevamo, il nostro libro cercato, quello che potrebbe essere il primo di una collezione o l’unico che compreremo nella vita, o quello che resterà un sogno perché non è alla portata delle nostre tasche. Ma che vuol dire? Avremo fatto un’esperienza fuori dall’ordinario, e quel libro, in un modo diverso dal possesso, rimarrà in noi per sempre, perché già c’era e non lo sapevamo, il nostro libro perduto e ritrovato.
Certificato di autenticità
In caso di acquisto non dimenticate di chiedere il certificato di autenticità, un documento previsto dalla legge sui Beni Culturali (Codice Urbani). Si tratta di una scheda dettagliata su carta intestata del libraio e sua firma in calce, con il prezzo pagato: il certificato garantisce il vostro acquisto e i librai saranno lieti di fornirvelo. In queste note è protagonista il libro ma al suo posto, con poche variazioni, potrebbero esserci un autografo, un documento, una fotografia, una antica stampa, un disegno. Tutto ciò che è traccia e frammento, voluti o anche distrattamente abbandonati dall’uomo. I librai antiquari si prendono cura di questi frammenti, a questi mescolano la loro vita. Non capirete nulla se vi fermerete all’economia. Benvenuti nel Paese delle Meraviglie.
Paolo Tonini