In 4to, copertina in tela rigida con sovraccoperta a colori, pp. XXXV, 415. Con inoltre 12 pagine di immagini a colori fuori testo e varie figure in b/n nel testo.
Nato dal confronto con un celebre testo degli anni Sessanta, il Printing and the Mind of Man, in cui sono descritte più di quattrocento opere a stampa che hanno segnato la storia dell’uomo in tutti i principali campi del sapere, I classici che hanno fatto l’Italia si propone come una sorta di biblioteca ideale di soli autori italiani (per nascita o di adozione), ma nello stesso tempo ambisce ad illustrare la storia della nostra cultura, dal Duecento ad oggi, attraverso una selezione di opere e di edizioni.
Le vicende editoriali di un testo (sia esso un capolavoro assoluto, un’opera pioneristica o il successo di un’epoca) hanno infatti una duplice valenza: da un lato informano sulla ricezione e sulla diffusione di una certa opera dopo la sua uscita (tirature, ristampe, contraffazioni, privilegi, accordi commerciali, ecc.); dall’altra aiutano a capire i mutui rapporti fra stampa e lettori, mettendo in evidenza come il libro stampato abbia influenzato la maniera stessa di scrivere e leggere degli uomini. Ogni opera si offre al lettore anche nella materialità del libro, sollecitandone contemporaneamente l’occhio e la mente attraverso precise strategie editoriali (formato, tipo di carattere, presenza o meno di illustrazioni, dediche, ecc.).
I classici che hanno fatto l’Italia non è quindi un elenco generico dei principali testi della nostra storia, né tantomeno una storia del libro italiano da un punto tipografico, quanto piuttosto una rassegna cronologica di quei testi nelle edizioni a stampa che li hanno trasmessi e fatti conoscere. In quanto tale esso non si rivolge esclusivamente ad un pubblico di collezionisti, ma pensiamo possa attirare la curiosità anche di chi non abbia mai provato l’emozione di sfogliare un libro antico o di leggere un testo nella sua edizione originale.
Vi si trovano descritte, in ordine cronologico, 400 opere di altrettanti autori italiani dal Quattrocento ai nostri giorni. Per ogni opera selezionata si fornisce un’edizione di riferimento (in genere, ma non sempre, la prima), di cui vengono spiegati i pregi e, laddove vi siano e si conoscano, gli eventuali retroscena. In alcuni casi si fa un breve accenno anche ad altre edizioni particolarmente significative. Ogni scheda descrive poi il significato storico-culturale dell’opera presa in esame e si conclude con la biografia sommaria dell’autore. In appendice vi è la descrizione fisica dell’edizione (formato, collazione, varianti o differenti tirature, ecc.).
Il volume, che è corredato da un indice analitico e da una bibliografia selezionata, contiene anche un saggio del Prof. Giovanni Ragone (Dal canone al mainstream,la nostra memoria attraverso i libri, pp. XIII-XXXII), che prende in esame le trasformazioni del canone bibliografico in Italia dal Quattrocento ad oggi, ed una nota di Umberto Pregliasco, presidente dell’ALAI (Associazione Librai Antiquari d’Italia), sul ruolo del libraio e sul collezionismo librario.