SRAFFA, Piero (1898-1983). Production of Commodities by Means of Commodities. Prelude to a Critique of Economic Theory. Cambridge, University Press, 1960.
PRIMA EDIZIONE di questa opera capitale nella storia del pensiero economico, che nello stesso anno apparve anche in traduzione italiana (Produzione di merci a mezzo di merci. Premesse a una critica della teoria economica) presso Einaudi.
Production of Commodities si propone di perfezionare la teoria classica del valore sviluppata da Adam Smith, David Ricardo e John Stuart Mill, in contrapposizione alla scuola marginalista, a quei tempi prevalente, secondo la quale il valore di un bene sarebbe determinato più dalla sua utilità sociale che dal lavoro necessario alla sua produzione. Sraffa dimostrò che, al contrario, il sistema dei prezzi è determinabile indipendentemente dalla domanda, prendendo in considerazione le condizioni tecnologiche della produzione e i salari reali. Egli in sostanza affermò la possibilità di analizzare oggettivamente le principali grandezze economiche (valore, prezzi, distribuzione) attraverso i fattori di produzione.
L’opera suscitò grandi dibattiti, non solo in campo economico, ma anche in ambito politico.
Piero Sraffa nacque a Torino da una famiglia di origine ebraica. Nei primi anni egli seguì il padre, professore di diritto commerciale, nelle sue peregrinazioni accademiche in varie città italiane. Diplomatosi a Torino nel 1915, entrò nell’esercito come ufficiale del Genio. Dopo la fine della prima guerra mondiale fu membro della commissione d’inchiesta sui crimini di guerra. Laureatosi nel 1920 con Luigi Einaudi, nello stesso periodo conobbe Antonio Gramsci e Palmiro Togliatti ed entrò nel gruppo di “Ordine Nuovo”.
Nel 1922, presso la London School of Economics, conobbe John Maynard Keynes, con il quale cominciò a collaborare su più fronti. Dopo l’avvento del fascismo cercò invano di rifugiarsi in Inghilterra. Decise allora di seguire la carriera universitaria. Fu prima libero docente a Perugia, quindi dal 1926 divenne ordinario di economia politica a Cagliari. Nello stesso periodo continuò a svolgere un importante ruolo di mediazione fra Gramsci e il Partito Comunista d’Italia.
Nel dicembre del 1926 pubblicò sull’ “Economic journal”, diretto da Edgeworth e Keynes, l’articolo The Laws of Returns under Competitive Conditions, che ebbe grande risonanza internazionale. L’anno seguente lo stesso Keynes lo invitò ad insegnare a Cambridge.
Sraffa poté così lasciare l’Italia. In Inghilterra, dove sarebbe rimasto per tutto il resto della sua vita, oltre che con il gruppo degli economisti di Cambridge, egli ebbe un intenso e travagliato rapporto intellettuale con Ludwig Wittgenstein, che si interruppe definitivamente nel 1947. L’influenza del torinese sul filosofo austriaco è stata ampiamente documentata.
Sraffa ricevette due lauree ad honorem, dalla Sorbona nel 1972 e dall’Università di Madrid nel 1976. Abile ricercatore, nel secondo dopoguerra ritrovò insieme a Keynes una piccola operetta sconosciuta di David Hume. Lasciò la sua ingente biblioteca, composta da oltre settemila volumi, alla Wren Library del Trinity College. Morì a Cambridge nel 1983.
Descrizione fisica. Un volume in 8vo di pp. XII, 99. Con 9 figure nel testo. Tela editoriale con sovraccoperta a colori.
F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010