GOZZANO, Guido (1883-1916). I colloqui. Liriche. Milano, Fratelli Treves editori, 1911.
PRIMA EDIZIONE della più celebre raccolta poetica di Guido Gozzano, che raccoglie il fortunato poemetto La signorina Felicita (già pubblicato come estratto della “Nuova Antologia” nel 1909), una poesia tratta dal suo primo libro La via del rifugio (1907), cinque componimenti inediti e sedici già apparsi su periodici fra il 1907 il 1911.
La poesia di Gozzano si distinse nettamente nel panorama culturale italiano del tempo per un’apparente semplicità ed un incedere colloquiale, che erano molto lontani dal simbolismo in voga in quegl’anni. In costante oscillazione fra lieve malinconia ed sottile ironia, essa fu molto apprezzata da Eugenio Montale per quel suo «far cozzare l’aulico col prosastico».
Guido Gozzano nacque a Torino da un’agiata famiglia borghese. Dopo turbolenti trascorsi scolastici (frequentò quattro diversi istituti classici tra Torino e Chivasso) e universitari (nel 1904 s’iscrisse alla facoltà di legge senza mai laurearsi), nel 1903 esordì come poeta sul quindicinale torinese “Il Venerdì della Contessa”. Successivamente collaborò con varie riviste e quotidiani nazionali e frequentò la Società della Cultura di Torino, dove conobbe Amalia Guglielminetti, con la quale ebbe una travagliata relazione. Costretto a frequenti soggiorni in Liguria e in Val d’Aosta da una grave lesione polmonare, nel 1912 Gozzano partì per un lungo viaggio terapeutico in India, dove rimase per circa un anno. Frutto di questa esperienza furono le Lettere dall’India, pubblicate postume nel 1917 con il titolo Verso la cuna del mondo. Negli ultimi anni egli si dedicò ad un poemetto entomologico (Le Farfalle), che rimase tuttavia incompiuto. Morì a Torino il 9 agosto del 1916 a soli trentatre anni.
Descrizione fisica. Un volume in 8vo di pp. 156. Brossura a due colori con un’illustrazione di Leonardo Bistolfi.
F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010