PREVIATI, Gaetano (1852-1920). I principii scientifici del Divisionismo (La tecnica della pittura). Torino, Fratelli Bocca editori, 1906.
PRIMA EDIZIONE del maggior trattato teorico dedicato alle innovative tecniche pittoriche del Divisionismo, il più importante movimento artistico italiano di fine Ottocento, che si pone come un vero e proprio spartiacque fra la tradizione ottocentesca e le avanguardie moderne.
Nato ufficialmente a Milano nel 1891, quando alcune opere divisioniste furono esposte alla prima Triennale di Brera, esso recupera, rielaborandoli, i principi di scomposizione del colore che, sulla base delle ricerche ottiche di M.E. Chevreul, erano stati fatti propri dal Puntinismo francese di Georges Seurat e Paul Signac.
I divisionisti (oltre a Previati, Giovanni Segantini, Angelo Morbelli, G. Pellizza da Volpedo, Plinio Nomellini e Filippo Carcano) ebbero una grande influenza sui pittori futuristi. Boccioni definì Previati come «il più grande artista che l’Italia ha avuto da Tiepolo ad oggi», mentre Giorgio de Chirico lo considerò come un precursore della pittura metafisica.
Partendo dall’esperienza della Scapigliatura lombarda, da cui mutuò un forte approccio antiaccademico, egli mise a punto una tecnica pittorica caratterizzata da sottili pennellate che si traducono in centinaia di filamenti di colore e creano un originale effetto di vibrazione luminosa che avvolge tutta la tela.
Nei Principii, che furono più volte ristampati e tradotti in francese già nel 1910, l’autore affronta da un punto di vista insieme pittorico e scientifico la scomposizione ed acquisizione dei colori da parte dell’occhio umano. L’artista è quindi chiamato a dipingere creando un reticolo di colori che deve essere ricomposto dalla retina dell’osservatore.
Originario di Ferrara, Gaetano Previati si formò a Milano presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel 1890 espose Maternità, un’opera di impronta simbolista che suscitò molte polemiche. Nel 1895 conobbe il mercante d’arte Vittore Grubicy de Dragon, che divenne un punto di riferimento per lui e gli altri pittori divisionisti. Nel 1897 furono pubblicate a Milano le sue illustrazioni ai Promessi Sposi. Nel 1902 espose alla Secessione di Berlino e in una mostra collettiva al palazzo delle belle arti di Milano. Nel 1905 prese parte alla Quadriennale di Monaco. Nel 1907 allestì alla Biennale di Venezia la Sala del sogno. Morì a Lavagna nel 1920.
Tra i suoi scritti teorici ricordiamo anche La tecnica della pittura (Torino, 1905) e Della pittura. Tecnica ed arte (Torino, 1913).
Descrizione fisica. Un volume in 8vo di pp. 266. Con 90 figure nel testo. Brossura editoriale.
F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010