MELLONI, Macedonio (1798-1854). La thermochrose ou la coloration caloriphique demontrée par un grand nombre d’experiences, et considerée sous ses divers rapports avec la science de la chaleur rayonnante. Première partie [sola pubblicata]. Napoli, Giuseppe Barone, 1850.
PRIMA EDIZIONE di quest’importante opera che raccoglie gli studi del Melloni apparsi precedentemente in varie memorie sparse.
In essa egli riespose organicamente e in una forma avvincente i suoi esperimenti e la sua teoria sul calore radiante (raggi infrarossi). Dopo un’introduzione di carattere autobiografico, l’autore descrive gli strumenti di misura del calore raggiante e le sorgenti calorifiche, quindi passa allo studio sperimentale dell’irraggiamento calorifico nel vuoto e nell’aria e successivamente alla propagazione del calore raggiante attraverso varie sostanze.
Si tratta di un’opera classica che inizia gli studi sui poteri emissivi ed assorbenti dei corpi (in particolare del nerofumo, avviando al concetto di corpo nero) e dimostra che le leggi che regolano i fenomeni classici dell’ottica sono identiche alle leggi degli analoghi fenomeni dell’irraggiamento.
Macedonio Melloni, parmense, studiò nella sua città natale e a Parigi. Nel 1827 ottenne la cattedra di fisica teorico-pratica a Parma. In seguito ai moti del 1831, che lo videro schierarsi con gli studenti rivoluzionari, fu costretto a riparare a Ginevra. Da lì raggiunse successivamente Parigi, dove collaborò con François Arago. Nel 1839, grazie all’interessamento di quest’ultimo e di Alexander von Humboldt, fu nominato direttore del Conservatorio d’arti e mestieri di Napoli. Nello stesso anno divenne membro straniero della Royal Society. Nel 1847 fondò l’Osservatorio vesuviano. Morì nel 1854 nella sua casa di Portici, dove si era rifugiato dopo che nel 1848, a causa dei moti risorgimentali, era stato destituito di ogni carica.
Descrizione fisica. Un volume in 8vo di pp. 29, (3), 357. Con 1 tavola ripiegata fuori testo.
F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010