RE, Filippo (1763-1817). Annali dell’agricoltura del Regno d’Italia. Milano, Giovanni Silvestri, 1809-1814.
EDIZIONE ORIGINALE di questa importante raccolta di saggi di scienze agronomiche, climatologia, geografia economica e demografia, che fu pubblicata in sessantasei fascicoli tra il gennaio del 1809 e il maggio del 1814.
Anche se dall’indicazione sui titoli la pubblicazione parrebbe trimestrale, essa uscì mensilmente.
Promossa e diretta da Filippo Re, a giusto titolo considerato come il maggior agronomo italiano dell’Ottocento, l’impresa fu interrotta nel 1814 all’inizio della seconda serie, dato l’enorme impegno di coordinamento e controllo che essa richiedeva al suo responsabile.
Francesco Luigi Botter, successore del Re nella cattedra di agraria di Bologna, a partire dal 1856 riprese l’idea degli Annali, pubblicando il “Giornale di agricoltura, industria e commercio del Regno d’Italia”, periodico che costituì per oltre un secolo la sede privilegiata dei grandi dibattiti sullo stato dell’agricoltura nell’Italia unita.
Attraverso gli Annali, Re, che era un profondo conoscitore della storia dell’agricoltura italiana, volle rifondare la disciplina su nuove basi, nella consapevolezza che la ripetitività delle opere degli agronomi italiani del Settecento, per lo più esemplate con scarsa originalità sulla trattatistica straniera, aveva impedito l’elaborazione di una teoria generale dell’agricoltura nazionale, intesa come sintesi delle molteplici e vitali tradizioni locali. Quello degli Annali fu quindi il primo tentativo di unificazione scientifica dell’agronomia italiana.
Filippo Re, originario di Reggio Emilia, proveniva da una facoltosa famiglia di commercianti. Incominciò gli studi a Ravenna presso il locale collegio dei Gesuiti, ma in seguito alla soppressione dell’Ordine, nel 1773, fece ritorno nella sua città natale, dove nel 1781 ottenne il diploma in scienze matematiche. Nel 1790 fu chiamato ad insegnare presso il liceo reggiano. Nel 1803 venne nominato alla cattedra di agraria dell’Università di Bologna, di cui tra il 1805 e il 1806 fu anche rettore. Dopo la Restaurazione fu docente di agraria e botanica all’Università di Modena. Morì di tifo nel 1817.
Tra le sue numerose opere si segnalano gli Elementi d’agricoltura (Parma, 1798), che contengono una storia dell’agricoltura italiana, e l’Ortolano dirozzato (Milano, 1811), primo tentativo di creare un vocabolario nazionale di termini botanici.
Descrizione fisica. Ventidue volumi in 8vo. Vol. I: pp. 295, (1) con una tavola fuori testo; II: pp. 288 con una tav. f.t.; III: pp. 288 con 3 tavv. f.t.; IV: pp. 288; V: pp. 296 con una tav. f.t.; VI: pp. 288 con una tav. f.t.; VII: pp. 292 con 2 tavv. f.t.; VIII: pp. 292 con 3 tavv. f.t.; IX: pp. 280 con 2 tavv. f.t.; X: pp. 288; XI: pp. 292 con 2 tavv. f.t.; XII: pp. 288, 54 (Indice ai primi dodici volumi) con 4 tavv. f.t.; XIII: pp. 288; XIV: pp. 288 con 3 tavv. f.t.; XV: pp. 288; XVI: pp. 280 con 4 tavv. f.t.; XVII: pp. 288; XVIII: pp. 288 con una tavv. f.t.; XIX: pp. 287, (1); XX: pp. 284; XXI: pp. (4), 280; XXII: pp. 288.
F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010