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Verso la Mostra di Milano

Verso la Mostra di Milano


I libri antichi, i librai antiquari e i blbliofili hanno bisogno delle mostre.

Il libro è un “multiplo”, realizzato in più esemplari ed è forse l’oggetto che ha una più antica e forte tradizione di vendita a distanza, dal catalogo, anch’esso stampato su carta, a internet, ma ha bisogno di essere visto, toccato e riconosciuto anche dal suo profumo.
Questa particolarità dell’odore della carta e delle antiche legature va a finire in quasi tutte le notizie giornalistiche che parlano di mostre di libri e di librerie, tanto che –scusate il gioco di parole, ma è proprio così che va detto- fa storcere il naso ai librai e annoia un po’ tutti.
Però, però, se ci pensiamo bene, il libro è forse l’unico oggetto di cultura e di collezionismo, che ha anche un profumo, un profumo del quale, magari inconsciamente, non sappiamo fare a meno.

E allora ecco le mostre, indispensabili perché pur essendo “multipli” i libri possono avere e di fatto hanno quasi sempre un gran numero di particolarità che distingue un esemplare dall’altro. Faccio un po’ un torto a chi legge queste righe se ne elenco qualcuno: le legature innanzitutto, la presenza di firme o note dell’Autore, la conservazione e anche quel famoso profumo, che a volte può essere poco gradevole e allora prima di impossessarsi di una copia, vediamo che questo profumo quasi tutti lo verificano.

I librai sono individualisti, lo dicono loro stessi quasi con orgoglio e con una punta di snobismo, ma è altrettanto risaputo che gli appassionati di libri antichi e rari non sono quasi mai da meno. Tutti però hanno bisogno di questi eventi, spesso veramente speciali, che sono le mostre, per conoscersi, tornare ad incontrarsi, scambiarsi notizie, offrire e ricercare informazioni, consultarsi su un volume di difficile interpretazione. Anche quest’ultimo è un gran luogo comune, ma rappresenta una realtà e tutto sta nel modo in cui lo presentiamo.

Nel loro individualismo i librai sono una delle categorie che vanta una delle più vaste e attive associazioni di categoria a livello internazionale, la LILA – ILAB (Ligue Internationale de la Librairie Ancienne - International League of Antiquarian Booksellers), con 22 associazioni che rappresentano 39 nazioni e circa 1700 librerie.  In Italia l’associazione nazionale è l’ALAI, la Associazione Librai Antiquari d'Italia, che oggi conta 103 soci.


Caratteristiche delle mostre LILA – ILAB

L’organizzazione di mostre internazionali e il coordinamento del loro calendario è da sempre tra le attività che caratterizzano l’attività della LILA-ILAB. Le mostre realizzate dall’ALAI fanno parte del circuito internazionale LILA-ILAB e ne rispettano le peculiari caratteristiche.
L’inserimento nel calendario internazionale favorisce la partecipazione di colleghi ed anche di visitatori provenienti dall’estero
Inoltre i partecipanti ammessi sono solo librai membri della stessa ALAI o di una delle associazioni consorelle, tutti professionisti di assoluta esperienza. Infatti non basta iscriversi ad un’associazione che aderisce all’organizzazione, perché per esserne membri è necessario venire presentati da alcuni soci e accettati dopo una verifica delle qualità professionali.

I librai espositori hanno sottoscritto e rispettano un codice etico che garantisce norme di comportamento che offrono sicurezza al visitatore anche grazie alla loro uniformità in ogni parte del mondo.

Fin qui si tratta di elementi fissati da una serie di norme, ma queste mostre seguono anche tradizioni e qualità che si sono formate – oltre che trasformate- nel tempo, grazie alla partecipazione, alla consuetudine che nasce dal lavorare insieme ed al confronto continuo con il pubblico.
L’attrattiva della città e del luogo scelto per ospitare l’evento sono sempre importanti e l’ALAI oggi può vantare questa mostra che si tiene a Milano in Villa Necchi e quella che nel mese di febbraio/marzo di ogni anno si svolge a Venezia nelle sale del Palazzo Pisani-Revedin, dell’Antica Stamperia Armena.

La città più attiva d’Italia da una parte e uno dei massimi simboli delle sue antichità dall’altra; una straordinaria moderna architettura a Milano ed un raffinato antico palazzo a Venezia. L’antico e il moderno invece li si trova uno accanto all’altro negli stand delle nostre mostre, che seguono, ma è più preciso dire che contribuiscono a formare e spesso anticipano, le novità del mercato e le tendenze della conservazione e valorizzazione del libro. I volumi d’alta epoca, a volte unici e spesso spettacolari, non sono più i soli protagonisti. Anche se è sempre in mostre come queste che si possono vedere e acquistare in un numero che può sorprende, da tempo sono affiancati in modo significativo da libri moderni e perfino contemporanei: in particolare libri d’artista e edizioni originali di letteratura moderna.

Infine, un piano un po’ più scivoloso, ma che è opportuno affrontare, è quello del valore dei volumi in mostra. Oggi le cifre non sono sempre e solo elevate. Questi librai sanno valutare meglio di altri i reali valori e riescono spesso a trovare le piccole chicche (eccola la parola più abusata e che vorremmo vietata quando si parla di noi!) che possono fare felice il bibliofilo meno esperto e un po’ timoroso nel decidere acquisti impegnativi, oltre che il grande collezionista.

Andrea Donati


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