CEVA, Giovanni (1647-1734). De lineis rectis se invicem secantibus statica constructio. Milano, Ludovico Monza, 1678.
PRIMA EDIZIONE dell’opera che contiene il celebre Teorema di Ceva, uno dei più importanti teoremi geometrici sul triangolo dai tempi dell’antica Grecia. Esso sostiene che i tre segmenti uscenti dai vertici di un triangolo verso i lati opposti (detti segmenti ceviani) sono concorrenti quando il prodotto del rapporto dei segmenti in cui i lati sono divisi è uguale a uno.
Giovanni Ceva, milanese, fu educato nel collegio dei Gesuiti della sua città natale. Studiò poi presso l’Università di Pisa, dove insegnò per un breve periodo. Nel 1686 passò quindi alla cattedra di matematica dell’Università di Mantova, che mantenne per tutta la vita, anche dopo che gli Asburgo conquistarono il ducato dei Gonzaga nel 1708.
Nel campo della geometria Ceva riscoprì inoltre il Teorema di Menelao. Nel 1682 pubblicò gli Opuscula mathematica e nel 1692 il Geometria motus, nel quale anticipò alcuni aspetti del calcolo infinitesimale. Si interessò anche di economia, dando alle stampe nel 1711 il trattato De re nummeraria, pioneristica opera di matematica economia, nella quale prese in esame il sistema monetario dello stato mantovano.
Si occupò infine, sempre con esiti brillanti, di idraulica. Come commissario per le acque si oppose al progetto di immettere il Reno in Po. Nel 1728 pubblicò l’Opus hydrostaticum.
Descrizione fisica. Un volume in 4to grande di pp. (8), 83, (1) con X tavole fuori testo.
F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010