ARANZI, Giulio Cesare (ca. 1530-1589). De humano foetu liber tertio editus, ac recognitus. Eiusdem Anatomicarum obseruationum liber: ac De tumoribus secundum locos affectos liber nunc primum editi. Venezia, Jacob van Brecht, 1587.
PRIMA EDIZIONE COLLETTIVA, edita per le cure Pomponio Bertolasi, delle tre opere maggiori dell’Aranzi.
Il Liber anatomicarum observationum descrive in modo particolareggiato il passaggio del sangue attraverso i polmoni, già esposto da R. Colombo. Il De tumoribus offre vari esempi della grande tecnica chirurgica dell’autore, in particolare per quanto riguarda le infermità della testa e degli occhi.
Pubblicato per la prima volta a Bologna nel 1564 e poi nuovamente a Basilea nel 1579, il De humano foetu liber , il capolavoro dell’Aranzi, fu notevolmente ampliato e corretto per questa edizione. Esso contiene importanti osservazioni anatomiche sull’utero e sulla placenta. Le accurate descrizioni che egli fornisce inoltre dei vasi ombelicali e dei loro legami con il cuore del feto rappresentano un contributo di notevole rilevanza in un ambito medico che era stato confinato per secoli nelle mani delle levatrici.
Giulio Cesare Aranzi (o Aranzio) nacque a Bologna intorno al 1530 e si addottorò in medicina nel 1556. Nello studio bolognese egli fu allievo del chirurgo e archiatra pontificio Bartolomeo Maggi. Nello stesso anno della laurea egli fu nominato lettore di chirurgia.
Nel 1570 passò invece alla cattedra di anatomia, che detenne fino alla morte, salvo brevi interruzioni nelle quali fu sostituito dal Varolio. Aranzi morì a Bologna nel 1589.
Descrizione fisica. Un volume in 4to di pp. (16), 301 [i.e. 297], (3). Sul titolo armi incise in rame del dedicatario, cardinale Enrico Caetani. Omesse nella numerazione le p. 133-136.
F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010