Italian Classics
Il maggior agronomo italiano del Cinquecento - 1569

Data 01/12/2020       Categoria Italian Classics
Autore Admin

Il maggior agronomo italiano del Cinquecento - 1569

GALLO, Agostino (1499-1570). Le vinti giornate dell’agricoltura et de’ piaceri della villa . Venezia, Grazioso Percacino, 1569.

 

PRIMA EDIZIONE della stesura definitiva di uno dei più importanti trattati di agronomia del Rinascimento italiano. Apparso per la prima volta a Brescia nel 1564 con il titolo Le dieci giornate, esso fu ristampato a Venezia da N. Bevilacqua nel 1566 in un’edizione comprendente tredici giornate. Tre anni dopo il Percacino pubblicò separatamente le ultime sette giornate, prima di dare alle stampe il testo completo in venti giornate.

L’opera è scritta in forma di dialogo. Gli interlocutori principali sono due gentiluomini bresciani, Giovan Battista Avogadro, proprietario di una tenuta a Borgo Poncarale (come l’autore), e Vincenzo Maggio, suo ospite. Nella giornata undicesima, dedicata all’allevamento, al latte ed ai formaggi, viene introdotto il personaggio di Scaltrito, malghese avveduto e competente che acquista fieni dall’Avogadro. I malghesi erano allevatori di bovini, ovini e caprini, che nei mesi estivi salivano con le loro mandrie all’alpeggio. La dettagliata descrizione che lo Scaltrito dà della fabbricazione dei formaggi di lunga stagionatura (un vero e proprio compendio di tecnica casearia), corrisponde precisamente ai metodi oggi in uso per fare il formaggio grana.

Gallo era di Cadignano nella piana bresciana e, di conseguenza, il trattato verte principalmente sulla regione agricola che l’autore conosceva meglio. Si parla infatti degli agrumi e degli ulivi della riviera del Garda, nonché dei vini della zona, cui sono dedicati i libri terzo e quarto.

Il quadro agricolo descritto nelle Giornate è il quadro di un’agricoltura in trasformazione, che adegua i propri strumenti e le proprie tecniche alle necessità di una società in espansione demografica per aumentare le proprie produzioni; il quadro di un’agricoltura che, per certi versi, ha già raggiunto i caratteri dell’intensività.

Poco si sa della vita di Agostino Gallo, probabilmente il maggior agronomo italiano del Cinquecento. Nel 1563 risulta iscritto all’Accademia degli occulti. Morì a Brescia nel 1570.

 

Descrizione fisica. Un volume in 4to di pp. (24), 447, (1). Frontespizio ornamentale, ritratto dell’autore al verso del titolo e 19 figure a piena pagina nel testo: il tutto inciso in legno. Marca tipografica al verso dell’ultima carta.

F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010






Back
TOP