SONETTI E CANZONI di diversi antichi autori toscani in dieci libri raccolte. Di Dante Alighieri libri quattro. Di M. Cino da Pistoia libro uno. Di Guido Cavalcanti libro uno. Di Dante da Maiano libro uno. Di Fra Guittone d’Arezzo libro uno. Di diverse canzoni e sonetti senza nome d’autore libro uno. (Firenze, eredi di Filippo Giunta, 6 luglio 1527).
CELEBRE EDIZIONE, curata da Bardo Segni e basata su vari testimoni manoscritti in parte perduti, che rappresenta un vero e proprio monumento all’antica tradizione lirica toscana e che raccoglie per la prima volta nella sua interezza il canzoniere dantesco.
Il volume si apre con una lettera prefatoria di Bernardo Giunti ai giovani amatori de le toscane rime.
Divisa in undici libri (non dieci come erroneamente indicato nel titolo), la raccolta contiene quasi trecento componimenti (raggruppati per genere metrico), per lo più di autori toscani o di scuola toscana, sebbene siano inclusi anche poeti della scuola siciliana (Giacomo da Lentini, Pier delle Vigne, ecc.) e i bolognesi Guido Guinizzelli ed Onesto. I primi quattro libri sono dedicati a Dante, cui fanno seguito Cino da Pistoia, Guido Cavalcanti, Dante da Majano, Guittone d’Arezzo, Franceschino degli Albizzi, Lapo Gianni, Fazio degli Uberti e molti altri. In fine sono riportate le varianti testuali ritenute più significative.
La lunga tradizione fiorentina dell’antologia poetica trova qui la sua massima espressione. La collezione mirava infatti alla canonizzazione dei classici della lirica d’amore in volgare.
Dalla fine del Quattrocento la famiglia di editori Giunta era divenuta la più grande impresa tipografica fiorentina ed aveva espanso la propria attività a Venezia e Lione. Insieme al fratello Lucantonio, fu Filippo Giunta il primo ad intuire la novità della collana di tascabili in corsivo promossa da Aldo Manuzio e fu il primo a copiarla sia a Firenze, che a Lione, dove numerose edizioni aldine furono contraffatte. Per questo venne denunciato da Aldo al Senato veneto. Anche la presente edizione rispecchia il formato e lo stile sobrio ed essenziale che aveva contraddistinto i classici greco-latini ed italiani pubblicati dal tipografo veneziano ad inizio secolo.
Descrizione fisica. Un volume in 8vo di cc. (4), 148. Marca tipografica sul titolo ed in fine.
F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010