BORGHI, Pietro (m. 1491). Incipit: Qui comenza la nobel opera de arithmetica ne la qual se tracta tute cosse amercantia pertinente. (Venezia, Erhard Ratdolt, 2 agosto 1484).
PRIMA EDIZIONE del primo importante trattato italiano di aritmetica mercantile. Rispetto alla così detta “Aritmetica di Treviso” di autore anonimo (1478), che è considerata come il primo testo mai stampato sull’argomento, l’opera del Borghi è molto più elaborata ed ebbe una maggior influenza sui libri successivi, come quelli di Filippo Calandri (1491) e Luca Pacioli (1494), e sui trattati cinquecenteschi.
L’aritmetica del Borghi, che fu ristampata per più di quindici volte fino alla fine del Cinquecento, contribuì per anni alla formazione scolastica dei ragazzi, che intorno all’età di dieci anni ricevevano una prima istruzione di matematica teorica e pratica: come scrivere i numeri, come fare moltiplicazioni, divisioni e frazioni, come risolvere i problemi matematici di base.
In un secondo momento veniva loro spiegato il complesso sistema monetario. Lo studio della matematica era infatti profondamente legato al mondo commerciale e mercantile del tempo. I primi trattatisti codificarono le pratiche che erano in uso da secoli nelle maggiori città italiane, come fece, per esempio, il Pacioli nella sua Summa de arithmetica, la maggior opera sull’argomento pubblicata nel XV secolo, descrivendo per la prima volta a stampa il metodo contabile della partita doppia. Borghi presenta il sistema numerico fino al «numero de million de million de million» e dedica ampio spazio alla presentazione delle operazioni aritmetiche e alla verifica della loro correttezza, come, per esempio, la celebre prova del nove. Nell’intento di scrivere un’opera pratica, egli elimina tutte le teorie medievali sui numeri e si concentra sulle operazioni di scambio, sulla ripartizione dei guadagni e sul calcolo degli interessi.
Poco o nulla si sa della vita di questo matematico veneziano, che apparentemente scrisse e pubblicò solo la presente opera.
Descrizione fisica. Un volume in 4to di cc. 118, numerate (1), 1-116, (1). Bella iniziale ornata sul primo foglio.
F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010