Classici Italiani
Il primo manuale italiano sull'amore e la sessualità - 1878

Data 01/12/2020       Categoria Classici Italiani
Autore Admin

Il primo manuale italiano sull'amore e la sessualità - 1878

MANTEGAZZA, Paolo (1831-1910). Igiene dell’amore. Milano, G. Brigola, 1878.

 

PRIMA EDIZIONE di questa fortunata opera, nella quale l’autore con un approccio positivistico indaga da un punto di vista fisiologico e psicologico la sessualità umana.

Il libro discute di igiene, pubertà, mestruazioni, masturbazione, erezione, impotenza, deviazioni sessuali, eiaculazione precoce, vaginismo, castità, genetica, endogamia, sterilità e contraccezione.

Grazie a questa e a tutta una serie di opere dedicate allo studio fisiologico del piacere e dell’amore, che ebbero un’enorme diffusione e furono ristampate fino a dopo la seconda guerra mondiale, Mantegazza può essere considerato come un pioniere della medicina sessuale e come l’antesignano di quel genere scientifico-divulgativo improntato all’istruzione dell’uomo comune su problematiche riguardanti l’igiene, la salute fisica e mentale, la sessualità e la psicologia comportamentale, che tanta fortuna continua a godere anche ai giorni nostri.

Paolo Mantegazza nacque a Monza nel 1831. Nel 1848 prese parte ai moti insurrezionali.

Dopo gli studi di medicina compiuti a Pavia sotto B. Panizza, nel 1854 pubblicò la sua prima opera, la Fisiologia del piacere, un tentativo pioneristico di studiare il piacere normale e patologico da un punto di vista scientifico, che ebbe un grande successo. Dal 1856 al 1859 fece un lungo viaggio in Europa e in America del Sud, durante il quale compì numerose osservazioni naturalistiche ed antropologiche. Rientrato a Milano, cominciò ad esercitare la libera professione. Nel 1860 fu nominato professore di patologia generale a Pavia. Durante i nove anni pavesi egli rivoluzionò l’insegnamento della materia, integrando le lezioni con esercitazioni pratiche aventi lo scopo di abituare gli studenti all’osservazione dei malati. Collaborò con Cesare Lombroso ed ebbe come allievi G. Bizzozzero e C. Golgi.

Negli stessi anni, sollevando non poche polemiche, effettuò esperimenti di fecondazione artificiale sulla donna e pubblicò un’opera divulgativa, Un giorno a Madera (1868), in cui in tono narrativo affermava la sua contrarietà all’unione fra consanguinei e fra persone malate.

Nel frattempo con gli Elementi di igiene del 1864 cominciava la fortunata serie degli “Almanacchi igienici”, libri popolari che ebbero grande diffusione e familiarizzarono migliaia di Italiani con le regole basilari dell’igiene. L’ultimo uscì nel 1905.

Nel 1869, insieme all’etnologo Felice Finzi, Mantegazza fondò la rivista “Archivio per l’antropologia e l’etnologia”. Nello stesso anno fu chiamato a ricoprire presso l’Istituto di studi superiori pratici di Firenze la cattedra di antropologia ed etnologia, la prima istituita in Europa per volontà di Pasquale Villari. Egli diede un nuovo approccio alla disciplina, volendola sottrarre al dominio della filosofia per condurla in quello della psicologia comparata. Si occupò prevalentemente di pangenesi, selezione sessuale, atavismo e varietà delle popolazioni umane, rimproverando a Lombroso di non saper distinguere fra regressione atavica e psicopatologia. Nel 1871 pubblicò il trattato Quadri della natura umana. Feste ed ebbrezze, in cui riportava le sue ricerche sulle droghe.

Insieme a G. Canestrini e M. Lessona, Mantegazza fu tra i primi seguaci italiani delle teorie evoluzionistiche di Charles Darwin, con il quale fu in contatto epistolare. Deputato in parlamento dal 1865 al 1876, in quell’anno venne eletto senatore del regno. Fra i promotori della Società italiana di igiene, di cui nel 1882 fu presidente, egli fu anche membro del Consiglio superiore di sanità. Morì a San Terenzo di Lerici nel 1910.

 

Descrizione fisica. Un volume in 16mo di pp. (4), 475, 1 bianca. Brossura editoriale.

F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010






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