Classici Italiani
La formulazione teorica del bel canto - 1601

Data 01/12/2020       Categoria Classici Italiani
Autore Admin

La formulazione teorica del bel canto - 1601

CACCINI, Giulio (ca. 1545-1618). Le nuove musiche. Firenze, eredi di Giorgio Marescotti, 1601 (in fine 1602).

 

PRIMA EDIZIONE, dedicata a Lorenzo Salviati, di quest’opera che raccoglie del Caccini alcune arie, alcuni madrigali e le musiche dell’ultimo coro de Il rapimento di Cefalo, composto nel 1600 per le nozze di Maria de’ Medici ed Enrico IV di Francia su libretto di Gabriello Chiabrera (purtroppo il resto della partitura è andato perduto).

La parte più significativa de Le nuove musiche è tuttavia costituita dalla prefazione, intitolata Consigli dell’autore per interpretare correttamente le sue musiche. In essa Caccini espone in dettaglio le nuove tecniche di canto che sono alla base del melodramma italiano. La trattazione si sofferma soprattutto sul concetto di «sprezzatura», ossia una libertà ritmica, una sorta di tempo «rubato», che sarà fondamentale per l’evoluzione del dramma in musica.

Benché precedute dalla Prattica di musica di Ludovico Zacconi (Venezia, 1592), che non ebbe grande seguito, Le nuove musiche rappresentarono per decenni la più importante ed influente formulazione teorica del Bel Canto. Nato a Roma o a Tivoli, Giulio Caccini entrò nel 1564 al servizio dei Medici in qualità di cantante e strumentista. Salvo due brevi soggiorni a Ferrara e Roma (1592) ed un viaggio a Parigi (1604-1605), visse per tutta la vita a Firenze.

Egli prese parte alle riunioni della camerata che si riuniva presso il palazzo di Giovanni Maria de’ Bardi, conte di Vernio, mecenate e compositore di musica, durante le quali intellettuali, letterati, musicisti e teorici, quali Ottavio Rinuccini, Jacopo Peri e Vincenzo Galilei (il padre di Galileo), teorizzavano la superiorità della monodia accompagnata sull’antica polifonia per la sua immediatezza espressiva e la sua maggiore intelligibilità.

Caccini creò a Firenze un’ottima scuola di canto. Il “concerto Caccini”, formato da suoi allievi e familiari, fu per molti anni protagonista indiscusso delle feste musicali della corte medicea. Le nuove musiche testimoniano anche di questa sua importante attività didattica.

 

Descrizione fisica. Un volume in folio di pp. (12), 39, (1). Musica a stampa. La lunga gestazione dell’edizione, che impiegò più di un anno per essere stampata, fu causata da una grave malattia del Caccini e dalla morte di Giorgio Marescotti, come si legge in un breve avviso dello stampatore ai lettori posto al verso della sesta carta preliminare del libro.

F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010






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