Classici Italiani
La più accurata monografia del rinascimento sui pesci - 1554

Data 01/12/2020       Categoria Classici Italiani
Autore Admin

La più accurata monografia del rinascimento sui pesci - 1554

SALVIANI, Ippolito (1514-1572). Aquatilium animalium historiae, liber primus, cum eorundorum formis, aere excusis. Roma, a spese dell’autore, 1554 (in fine: ottobre 1557).

 

PRIMA EDIZIONE del primo libro di pesci interamente illustrato con figure in rame, le quali superano per bellezza ed accuratezza tutte quelle realizzate fino a quella data, rimanendo ineguagliate per oltre un secolo.

L’interesse naturalistico per i pesci scoppiò in Europa intorno alla metà del Cinquecento. Nel giro di pochi anni apparvero in Francia l’Histoire naturelle des estranges poissons marins (1551, poi in edizione aumentata 1553) di Pierre Belon e il De piscibus marinis (1554-1555) di Guillaume Rondelet, entrambe illustrati con figure in legno. Salviani fu dunque il primo a riprodurre i pesci con la tecnica dell’incisione in rame, che si presta molto meglio della xilografia a raffigurare la brillantezza e i riflessi delle squame.

Le figure furono disegnate ed incise da Nicolas Beatrizet, detto Beatricetto, e da Antoine Lafréry. Quest’ultimo le ristampò nel 1559 a mo’ di album, ossia senza l’accompagnamento del testo. Le tavole furono poi nuovamente riproposte, con piccole variazioni, dal tipografo Angelo Ruffinelli sotto il titolo Icones piscium (Roma, 1593).

Nelle Aquatilium animalium historiae Salviani descrisse solamente i pesci che aveva potuto osservare personalmente e fu il primo ad escludere dalla sua rassegna i mostri marini immaginari, che ancora comparivano nelle opere di Belon e Rondelet. Appoggiandosi all’autorità di Aristotele, Plinio, Galeno, Ateneo e Giovio, egli compose una tavola sinottica su doppia pagina delle varie specie ittiche, nella quale sono indicate le principali caratteristiche, le proprietà dietetiche e i nomi in greco, latino e italiano (con talvolta anche le varianti regionali) dei vari pesci descritti.

Ippolito Salviani, originario di Città di Castello, studiò medicina, probabilmente a Roma. Archiatra dei papi Giulio III, Marcello II e Paolo IV, dal 1551 al 1568 insegnò medicina pratica presso la Sapienza. Nel 1564 fu chiamato a dirigere il Collegio dei medici e l’anno seguente venne nominato conservatore di Roma. Nel 1556 pubblicò un’opera di medicina, De crisibus ad Galeni censuram. Fu autore anche di una commedia di successo, La ruffiana (1554). Morì a Roma nel 1572.

 

Descrizione fisica. Un volume in folio di cc. (8), 256. Con un bellissimo frontespizio calcografico recante al centro il ritratto dell’autore e le armi di papa Marcello II entro un’elaborata cornice che comprende conchiglie, tartarughe, delfini, sirene e putti. Inoltre con 81 tavole in rame a piena pagina, contenenti 98 illustrazioni (numerate 1-53, 55-99). Il titolo e le tavole sono incluse nella segnatura e nella paginazione del volume. Alcune tavole recano incollate delle striscioline a stampa, poste a correzione dei nomi sottostanti. Marca tipografica in fine.

Esistono due tirature di questa prima edizione: la prima reca nel colophon la data ottobre

1557, la seconda gennaio 1558. Vi sono poi copie prive dell’ultima carta e quindi del colophon. L’opera, inizialmente dedicata al patrono del Salviani, Marcello II, dopo la morte di quest’ultimo (1555) subì un rallentamento e fu completata solo nel 1557 con una nuova dedica a papa Paolo IV. Il volume è indicato come libro primo, ma un libro secondo non fu mai realizzato.

F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010






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