Classici Italiani
La rinascita del teatro giullaresco - 1969

Data 01/12/2020       Categoria Classici Italiani
Autore Admin

La rinascita del teatro giullaresco - 1969

FO, Dario (n. 1926). Mistero buffo. Giullarata popolare in lingua padana del ‘400. Cremona, Tipografia lombarda, 1969.

 

PRIMA EDIZIONE della più popolare opera teatrale di Dario Fo. Questi nel 1968 formò il gruppo teatrale “Nuova Scena” con l’obiettivo di ritornare alle origini popolari del teatro. Un anno dopo rappresentò per la prima volta Mistero buffo, che fu poi replicato per migliaia di volte, conferendo al suo autore fama internazionale.

Attore unico in scena, Fo recita una fantasiosa rielaborazione di testi antichi, sacri e profani, in grammelot, ossia in un linguaggio teatrale costituito da sequenze di suoni che imitano il ritmo e l’intonazione di un idioma reale. In particolare egli utilizza il “padano” ad imitazione di alcuni dialetti dell’Italia settentrionale.

Il testo dell’opera costituisce in realtà solo una sorta di semplice canovaccio, che l’attore rielabora in scena e potenzia grazie al connubio inscindibile, da lui creato, fra suono, parola, canto e gestualità, secondo la tradizione medievale dei giullari e dei cantastorie di piazza. Da essi Fo recupera anche la vena satirico-grottesca ed anticlericale, proponendo sul piano culturale e politico una rivalutazione della cultura popolare.

Mistero buffo rappresenta, per certi versi, l’atto di fondazione del così detto teatro di narrazione, che ha avuto recentemente grande fortuna, sia sui palcoscenici che in televisione.

Nato nel 1926 a Sangiano in provincia di Varese, Dario Fo studiò architettura al Politecnico di Milano, interrompendo gli studi a pochi esami dalla laurea. Dall’esperienza universitaria gli rimase soprattutto la conoscenza dell’arte romanica, che lo sorprese per il fatto di essere spesso opera non di uomini di cultura, ma di semplici operai e muratori. Intorno al 1948 cominciò a compiere le prime esibizioni e poco dopo fece il suo ingresso in RAI. Nel 1953, con Parenti e Durano, mise in scena il testo satirico Il dito nell’occhio. Nel 1959, insieme a Franca Rame, formò una compagnia teatrale specializzata in spettacoli dal forte contenuto politico. I due realizzarono insieme anche alcune trasmissioni televisive, attirandosi addosso le ire della censura.

Nel 1968, come si diceva, nacque l’associazione “Nuova Scena”, attraverso la quale Fo volle affermarsi come artista al servizio del movimento rivoluzionario proletario. Al 1970 risale invece la costituzione del collettivo teatrale “La Comune”.

Per l’impegno militante riguardante la vicenda della morte dell’anarchico Pinelli, nel 1973 Franca Rame fu sequestrata e violentata da un gruppo di estrema destra.

Nel 1980 Fo, insieme alla Rame e al figlio Jacopo, ha fondato la Libera Università di Alcatraz, un centro culturale e agrituristico con sede sulle colline tra Gubbio e Perugia. Mentre la sua fama andava progressivamente aumentando in tutto il mondo, l’inaspettata consacrazione è giunta nel 1997 con il conferimento del premio Nobel per la letteratura.

 

Descrizione fisica. Un volume in 8vo di pp. 58. Brossura editoriale. Collezione “Nuova scena”, nr. 1.

F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010






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