Classici Italiani
Il padre della plastica - 1967

Data 01/12/2020       Categoria Classici Italiani
Autore Admin

Il padre della plastica - 1967

NATTA, Giulio (1903-1979). Stereoregular polymers and stereospecific polymerizations. The contributions of Giulio Natta and his school to polymer chemistry. Oxford, Pergamon Press, 1967.

PRIMA EDIZIONE di questo testo, al quale collaborarono anche Ferdinando Danusso, Luisa M. Vaccaroni, Joseph Di Pietro e altri, che raccoglie lo straordinario contributo fornito da Giulio Natta e dalla sue équipe nel campo della polimerizzazione stereospecifica, da lui scoperta e studiata in modo capillare a partire dal 1952.

Queste ricerche valsero a Natta il Premio Nobel per la chimica, che gli fu conferito nel 1963 insieme al tedesco Karl Ziegler del Max Planck Institut di Mulheim.

Nel 1952 Natta, dopo aver ascoltato Ziegler a Francoforte, lo invitò a tenere una conferenza a Milano. Contemporaneamente egli istituì presso il Politecnico un corso avanzato di chimica industriale organica alifatica per neolaureati assunti dalla Montecatini, ma selezionati dallo stesso Natta, il quale poté così avere a disposizione un primo gruppo di collaboratori. Nel 1953 Ziegler depositò il suo primo brevetto sulla polimerizzazione dell’etilene ad alti polimeri. Pochi mesi dopo, nel 1954, utilizzando i catalizzatori di Ziegler, Natta ottenne il primo polipropilene parzialmente cristallino.

La polimerizzazione stereospecifica da lui scoperta consentì per la prima volta la sintesi di polimeri stereoregolari ottenuti a partire da monomeri di varia natura, segnando una vera e propria rivoluzione non solo nel mondo scientifico, ma anche in quello industriale. Le applicazioni pratiche del polipropilene isotattico e di altri tipi di polimeri, utilizzati nella produzione di materie plastiche e fibre sintetiche, sono infatti straordinarie. Basti pensare che il polipropilene si pone, in termini di valore commerciale, al terzo posto tra tutti i prodotti chimici ottenuti su scala industriale. Valendosi della collaborazione della Montecatini, Natta depositò oltre quattromila brevetti e pubblicò più di seicento articoli in varie riviste scientifiche.

Giulio Natta nacque a Porto Maurizio, vicino Imperia, il 26 febbraio del 1903. Entrato all’Università di Genova a soli sedici anni, nel 1921 s’iscrisse ai corsi di applicazione in ingegneria industriale al Politecnico di Milano, laureandosi in chimica nel 1924 con il professor Giuseppe Bruni, del quale divenne subito assistente. La libera docenza in chimica generale arrivò tre anni dopo e nel 1925 ottenne l’insegnamento di chimica analitica, che conservò fino al 1932. Tra il 1929 e il 1933 tenne anche un corso di chimica fisica presso la Facoltà di Scienze dell’Università di Milano.

Dopo due anni di docenza a Pavia, nel 1935 Natta venne chiamato a ricoprire la prestigiosa cattedra di chimica fisica dell’Università di Roma e, nel 1937, quella di chimica industriale al Politecnico di Torino.

Nel 1938 assunse la direzione dell’Istituto di Chimica industriale del Politecnico di Milano, dove rimase fino al 1973, e fu nominato professore ordinario di chimica industriale a Milano. Natta morì a Bergamo il 2 maggio del 1979.

 

Descrizione fisica. Due volumi in 8vo di pp. XXII, 466 + XX, 467-888. Con tabelle, diagrammi ed illustrazioni nel testo. L’edizione raccoglie 170 articoli, in versione integrale o riassunta, apparsi su varie riviste tra il 1954 e il 1959. Copertina rigida.

F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010






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