Italian Classics
La scoperta del motore elettrico alternato - 1888

Data 01/12/2020       Categoria Italian Classics
Autore Admin

La scoperta del motore elettrico alternato - 1888

FERRARIS, Galileo (1847-1897). Rotazioni elettrodinamiche prodotte per mezzo di correnti alternate. Nota . Torino, Ermanno Loescher, 1888.

 

PRIMA EDIZIONE della memoria presentata da Galileo Ferraris alla Reale Accademia delle Scienze di Torino nel marzo del 1888, nella quale per la prima volta descrisse la scoperta del campo magnetico rotante.

Sin dal 1885 Ferraris aveva dimostrato attraverso esperimenti e modelli da lui realizzati in laboratorio che due bobine fisse, ortogonali e percorse da correnti alternate della stessa frequenza e sfasate di 90°, generano un campo magnetico rotante. La scoperta apriva la strada alla realizzazione del motore elettrico alternato, ma egli, per mancanza di senso imprenditoriale e probabilmente per orgoglio professorale, non volle depositare alcun brevetto.

Le prime contestazioni circa la priorità di tale scoperta sorsero solo dopo che, nel 1888, il fisico serbo Nikola Tesla registrò a suo nome cinque brevetti relativi alla costruzione di motori asincroni da lui progettati e dopo che questi brevetti furono acquistati dalla americana Westinghouse, che si mise subito a produrre motori elettrici su scala industriale. La questione finì in tribunale. Per molti anni la Westinghouse dovette affrontare le rivendicazioni di altre società che cercavano di entrare in un mercato così promettente. In particolare la tedesca AEG vinse la causa. Nella sentenza la priorità intellettuale della scoperta veniva data al Ferraris, ma a Tesla era riconosciuto il merito di averne saputo cogliere per primo le possibili applicazioni pratiche.

Nato a Livorno Piemonte, oggi ribattezzato Livorno Ferraris in suo onore, Galileo Ferraris si laureò in ingegneria a Torino nel 1872. Insegnò quindi fisica presso il Regio Museo Industriale della capitale piemontese. Prese parte come rappresentante del governo italiano all’Esposizioni Elettriche Internazionali di Parigi (1881), Vienna (1883) e Torino (1883). Nel 1889 fondò presso il Regio Museo Industriale la prima scuola di elettrotecnica italiana, che successivamente sarebbe stata incorporata nel Politecnico di Torino, in cui insegnò fino alla morte.

Partecipò con successo all’Esposizioni Elettriche di Francoforte nel 1891 e di Chicago nel 1893. Nel 1896 fondò l’Associazione Elettrotecnica Italiana, diventandone il primo presidente. Nello stesso anno fu nominato senatore del Regno. Morì a Torino nel febbraio del 1897.

Nel 1935 fu inaugurato a Torino l’Istituto Elettrotecnico Industriale Galileo Ferraris, nel quale sono conservate le sue apparecchiature.

 

Descrizione fisica. La nota apparve negli “Atti dell’Accademia delle Scienze di Torino”, nr. 23, 1888, pp. 346-363 e, come estratto, in un volume in 8vo di pp. 18.

F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010






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