Classici Italiani
La più importante storia letteraria italiana - 1870-1871

Data 01/12/2020       Categoria Classici Italiani
Autore Admin

La più importante storia letteraria italiana - 1870-1871

DE SANCTIS, Francesco (1817-1883). Storia della letteratura italiana. Napoli, Domenico e Antonio Morano, 1870-1871.

 

PRIMA EDIZIONE della più celebre storia della letteratura italiana, nata come manuale per i licei, che è anche una delle più belle mai scritte. De Sanctis, partendo dall’assunto che la letteratura rappresenti l’essenza di una nazione, traccia una storia che travalica i confini dei generi letterari per giungere ad una vera e propria analisi critica del genio nazionale italiano.

Come nessun altro, egli seppe dare alla critica letteraria un’ampiezza di vedute mai conosciuta in precedenza. La sua scrittura drammatica, sempre alla ricerca di antitesi schematiche (fantasia ed immaginazione, ideale e reale, ecc.) e di dualismi (Dante e Petrarca, Ariosto e Tasso, Machiavelli e Guicciardini, ecc.), riesce a coinvolgere il lettore e nello stesso tempo contribuisce a gettare luce sui concetti e sulle figure esaminate. Consapevole della progressiva decadenza italiana, De Sanctis ebbe inoltre il merito di riscoprire l’importante contributo di storici e filosofi come Paolo Sarpi, Giordano Bruno, Tommaso Campanella e Giambattista Vico alla luce dei successivi sviluppi della cultura europea. Egli individuò poi in Dante e in Manzoni i due autori più emblematici della tradizione italiana, per la loro perfetta sintesi di ideale e reale.

Nato a Morra Irpino (AV), Francesco De Sanctis si trasferì a nove anni a Napoli, dove frequentò la scuola purista del marchese Basilio Puoti. Nel 1839 quest’ultimo lo incaricò di dirigere una scuola privata, che ebbe subito grande successo. Nel 1848 partecipò insieme ai suoi studenti ai moti risorgimentali. Fallito il tentativo insurrezionale, fu condannato all’esilio.

Nel 1856 fu nominato professore di letteratura italiana presso il Politecnico di Zurigo. Dopo l’unità d’Italia, rientrò in patria, ricevendo vari prestigiosi incarichi. Fu deputato, vicepresidente della Camera e ministro della pubblica istruzione. Dal 1872 ottenne anche la cattedra di italiano a Napoli. Influenzato in gioventù da A.W. Schlegel e soprattutto da F. Hegel, negli ultimi anni De Sanctis si avvicinò al positivismo attraverso le opere di É. Zola e di C. Darwin.

 

Descrizione fisica. Due volumi in 16mo di pp. (2), 418, (2) + (2), 493, (3). Brossura editoriale.

F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010






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