Italian Classics
La scoperta del movimento del protoplasma cellulare - 1774

Data 01/12/2020       Categoria Italian Classics
Autore Admin

La scoperta del movimento del protoplasma cellulare - 1774

CORTI, Bonaventura (1729-1813). Osservazioni microscopiche sulla tremella e sulla circolazione del fluido in una pianta acquajuola. Lucca, Giuseppe Rocchi, 1774.

 

PRIMA EDIZIONE di questa importante opera che raccoglie gli esperimenti compiuti dal Corti su due piante acquatiche, la Chara e la Nitella, grazie ai quali egli giunse per primo a scoprire quella che oggi viene definita ciclosi, ossia il movimento protoplasmatico nelle cellule vegetali. Le osservazioni del Corti non ebbero tuttavia seguito immediato e il fenomeno venne riscoperto autonomamente da L.C. Treviranus nel 1811.

Attraverso l’analisi dei movimenti, distinti in vibratorii e locali, della Tremella gelatinosa, l’opera dimostra inoltre l’esistenza di alghe capaci di muoversi liberamente per tutta la vita.

Bonaventura Corti, originario di Scandiano, rimasto orfano in giovane età, studiò presso il collegio dei Gesuiti di Reggio Emilia, nel quale dal 1754 rimase come lettore di metafisica e geometria. Egli seguì i corsi che Lazzaro Spallanzani teneva presso lo stesso collegio e dalla cattedra di fisica dell’università reggiana, nella quale subentrò nel 1763 dopo il trasferimento di Spallanzani a Modena.

Rettore della parrocchia dei SS. Nazario e Celso, Corti divenne il consigliere spirituale della duchessa Maria Teresa Cibo Malaspina, la quale lo spronò ad occuparsi più a fondo di questioni biologiche. Nel 1774 fu incaricato dal ministro per l’istruzione, G. Rangoni, di compiere osservazioni sullo Zabrus tenebrioides, un verme che infestava le campagne del ducato. I rimedi da lui individuati furono pubblicati nella memoria intitolata Mezzi per distruggere i vermi che rodono le piante del frumento (Modena, 1777).

Nel 1777 si trasferì a Modena, dove il duca Francesco III lo nominò rettore dell’università e del collegio San Carlo. Nel 1804 gli venne affidata la cattedra di botanica ed agraria. Morì a Reggio Emilia nel 1813.

 

Descrizione fisica. Un volume in 8vo di pp. 207, (1) con III tavole calcografiche ripiegate fuori testo.

F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010






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