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Lettera del Presidente ai soci

Data 08/06/2021       Categoria Articoli e pubblicazioni
Autore Admin

Lettera del Presidente ai soci

Cari colleghi,

è consuetudine che dopo l’Assemblea elettiva dell’Alai il nuovo Presidente scriva due righe agli associati, cercando di comunicare le prospettive per il biennio a venire. Pensandoci, io rilevo almeno due temi su cui potrei insistere per presentarmi in veste persuasiva: la ripresa delle fiere internazionali
post-covid e la semplificazione delle esportazioni sotto-soglia. Eppure non voglio alimentare aspettative o profetizzare date. Preferisco esprimere soltanto un indirizzo, e mi soffermo su quanto abbiamo percepito insieme nell’ultima, vivace discussione del 3 Giugno 2021 sul tema delle vendite all’asta.

Nell’occasione, infatti, ci siamo tutti «aggrappati» al nostro marchio e al nostro codice etico, chi per un verso e chi per l’altro, ciascuno per difendere con tenacia il senso dell’appartenenza all’Associazione. Questo è un atteggiamento che ci accomuna. Se quindi nel 1947 il famoso Circolo dei Librai Antiquari sorgeva dall’esigenza di distinguersi nel mercato improvvisato del Dopoguerra, del pari oggi noi sentiamo tutti la necessità di differenziarci nella giungla del mercato globale, on-line, che spinge verso la «disintermediazione» e minimizza il nostro ruolo professionale. L’Associazione per me serve a questo, e consegue ottimi risultati se in primis definisce la categoria.

Lo scorso giovedì pomeriggio allora, fresco di nomina, ho balbettato al nuovo Consiglio Direttivo che mi sarebbe piaciuto lavorare per un consolidamento. Non è stato un discorso intrepido, si capisce, ma sufficientemente evocativo da spingermi a riproporlo in questa sede. L’Alai è infatti già bella e importante così come ci è stata tramandata dal XX secolo. Ricordo bene il forte desiderio dei miei primi anni di entrarci, qualificarmi, dare il giusto profilo alla mia professione, fare parte di un’organizzazione che era anche una comunità, un ambiente con vocabolario proprio, regole non scritte, amicizie, persino piccole liturgie assembleari.

Questo spirito deve precedere anche oggi le pur interessanti prospettive di diventare più comunicativi, più istituzionali, più rappresentativi. Va dunque coltivato perché attuale, valido e benefico per le nostre piccole - ma culturalmente influenti - attività commerciali. Il resto, ovvero il piano di lavoro e il conferimento deleghe, verrà quasi da sé durante l’estate: il percorso è già ampiamente tracciato dalle precedenti consiliature; per giunta nel Direttivo ho con me una compagnia di ventura consolidata, nonché in qualità di Vicepresidente una figura femminile custode della tradizione (la famosa libreria che lei eredita fu la prima che visitai da ragazzo). In conclusione, io devo svolgere unicamente un servizio.

Ringrazio tutti, l’Associazione continua.

Como, 8 Giugno 2021

Il Presidente
Gabriele Maspero




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