Italian Classics
Come si costruisce un telescopio - 1663

Data 01/12/2020       Categoria Italian Classics
Autore Admin

Come si costruisce un telescopio - 1663

DIVINI, Eustachio (1610-1685). Lettera di Eustachio Divini all’ill.mo sig. conte Carl’Antonio Manzini. Si ragguaglia di un nuovo lavoro, e componimento di lenti, che servono a occhialoni, o semplici, o composti. Roma, Giacomo Dragondelli, 1663.

 

PRIMA EDIZIONE di questo importante documento che, attraverso il racconto degli esperimenti, dei fallimenti e dei successi incontrati lungo il percorso, ci mostra il patrimonio di conoscenze tecniche e l’eccezionale arte vetraria di uno dei maggiori costruttori di strumenti ottici del Seicento. Nella Lettera Divini descrive la costruzione dell’ “occhialone” di cinquantadue palmi, composto di quattro vetri e predisposto per osservazioni celesti e terrestri, che egli realizzò per il cardinale Chigi; racconta quindi delle difficoltà da lui superate per ottenere vetri senza venature; espone infine le osservazioni da lui compiute per testare il nuovo strumento.

Eustachio Divini, originario di San Severino Marche, rimase orfano in giovane età e fu quindi costretto ad interrompere gli studi. Intorno ai diciotto anni entrò nell’esercito imperiale. Combatté e girovagò per alcuni anni lungo la penisola, prima di far ritorno in patria in un periodo imprecisato. Pare che la presenza a Roma dei fratelli Vincenzo e Cipriano lo spingesse a trasferirsi in quella città per portare a termine gli studi.

A Roma Divini seguì le lezioni di Benedetto Castelli, che gli fornì una solida base teorica nella geometria e nell’astronomia. Egli cominciò a costruire strumenti ottici, soprattutto telescopi, ma anche microscopi, intorno al 1645. Quattro anni dopo fece stampare una mappa della luna (Il disco lunare), dedicandola al granduca Ferdinando II di Toscana, nella quale raccolse i risultati delle osservazioni astronomiche compiute tramite l’ausilio dei telescopi di sua invenzione.

La fama del Divini si estese presto in tutta l’Europa. Nel 1660 egli attaccò il grande scienziato olandese Christian Huygens con una breve operetta intitolata Brevis annotatio in sistema Saturnium Christiani Eugenii (Roma, Giacomo Dragondelli), da lui composta in italiano e poi fatta tradurre in latino dall’amico gesuita Onorato Fabri. In essa, oltre ad altre critiche più o meno motivate, egli muoveva una precisa obiezione, lamentando la mancanza di indicazioni nell’opera dello scienziato olandese circa la strumentazione ottica di cui si era servito per osservare gli anelli di Saturno.

Alla subitanea risposta del Huygens, che pubblicò a Firenze una Brevis annotatio systematis Saturnii sui in cui ribadiva la bontà dei suoi telescopi, Divini controreplicò con la Pro sua annotatione in systema Saturnium Christiani Hugenii adversus eiusdem assertionem (Roma, Dragondelli, 1661), nella quale rivendicava con orgoglio l’eccellenza della propria arte e contestava a Huygens il primato nella scoperta degli anelli di Saturno. Le tesi espresse dai due contendenti sulla natura di questi ultimi furono poi prese in esame dagli accademici del Cimento, che decisero a favore dell’Olandese.

Benché non fosse e non si sentisse un astronomo, spinto forse dal desiderio di promuovere i suoi strumenti, nel 1665 Divini pubblicò una Lettera indirizzata al solito Antonio Manzini, nella quale, trattando delle macchie di Giove recentemente scoperte da Gian Domenico Cassini, affermava con abbondanza di documentazione che le osservazioni compiute da alcuni studiosi romani con l’ausilio di suoi telescopi avevano dato un contributo determinante alla scoperta. Dietro la lettera vi era forse celata la rivalità con l’ottico Giuseppe Campani, che godeva della stima del Cassini.

Divini morì nel 1685 a San Severino, dove si era ritirato negli ultimi tempi. I suoi microscopi ebbero una diffusione europea e furono elogiati da H. Oldenburg della Royal Society.

 

Descrizione fisica. Un volume in 8vo di pp. 62, di cui le prime 2 bianche.

F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, Milano, Regnani, 2010






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